Domenica 7 maggio alle 17, presso la Biblioteca Astense Giorgio Faletti si terrà un interessante incontro dedicato alla figura di Mosè Maimonide, filosofo ebreo di grande spessore che ha lasciato un'impronta significativa nella storia del pensiero filosofico medievale e nella codificazione alachico-rituale. L'incontro, intitolato "Un filosofo medievale, oggi", sarà coordinato dal professor Enrico Cico e vedrà la partecipazione di Roberto Gatti, docente di filosofia e storia, Giorgio Gardino Colonna, studioso di esegesi ebraica, e Simone Vaccaro, studioso di filosofia contemporanea.
Il punto di partenza dell'incontro sarà la recente pubblicazione del libro di Maimonide "Norme sui fondamenti della Torà", un testo inaugurale del Mishné Torà, un innovativo codice halakhico dell'autore ebreo. Nel libro, Maimonide espone i criteri e le linee guida della sistematizzazione dei precetti della tradizione ebraica, impiegando idee della filosofia greco-araba e applicandole all'ebraismo, nella profonda convinzione che "la verità è una e da tutti i lati concorda con se stessa", come afferma anche Averroè, concittadino e contemporaneo di Maimonide.
Il libro di Maimonide rappresenta una sorta di doppia fedeltà del filosofo verso l'ebraismo e la filosofia, e propone una coesistenza tra queste due dimensioni che, per quanto difficile e precaria, risulta altamente creativa. In questo modo, il pensiero di Maimonide si configura come una sorta di ponte tra la tradizione ebraica e la cultura filosofica greco-araba.
Mosè Maimonide, noto anche come Rambam dalle iniziali del suo nome, è nato a Cordova, in Spagna, nel 1138 ed è morto in Egitto nel 1204, dove è stato sepolto a Tiberiade. Oltre al libro "Norme sui fondamenti della Torà", la Giuntina ha già pubblicato altri trattati dell'autore, come "Gli otto capitoli", "La dottrina etica", "Ritorno a Dio", "Norme sulla Teshuvà" e "Norme di vita morale. Hilkhòt De'ot".
L'incontro è organizzato dalla Biblioteca Astense in collaborazione con Cepros e ISS Vittorio Alfieri, e l'ingresso è libero.
Si tratta di un'occasione unica per approfondire la figura di uno dei più importanti filosofi ebrei della storia, e per comprendere la sua visione della relazione tra la tradizione ebraica e la cultura filosofica.