Cultura e tempo libero - 08 maggio 2023, 13:06

Saga Cirio: a Nizza firma del protocollo d'intesa tra Conserve Italia e Unione Collinare Vigne&Vini

La firma, che porta i nomi dei rispettivi direttori, ha lo scopo di promuovere la figura di Francesco Cirio, "re delle conserve"

Sono ormai mesi che, tra le varie attività in corso, il comune di Nizza Monferrato si sta sempre più soffermando sulla figura di Francesco Cirio. La promozione di questo grande capitano d'industria dovrebbe rendere felici tutti i cittadini nicesi, come lo fu Cirio del resto. Eh sì, per chi non lo avesse ancora capito, il pioniere delle conserve alimentari e del "Pomodoro Cirio" nacque proprio a Nizza Monferrato, più di 180 anni fa.

Proprio sabato era stata fissata in sala comunale, in Piazza Martiri d'Alessandria, la firma del protocollo d'intesa tra Conserve Italia e Unione Collinare Vigne&Vini

Il sindaco di Nizza Monferrato Simone Nosenzo: "Iniziative di questo calibro non possono che far bene e valorizzare ancora di più il territorio. Persone del suo calibro non fanno altro che alimentare la fama della nostra cittadina. Nel 2025 il comune di Nizza compirà 800 anni, certo spegnerne 800 è un processo abbastanza lungo (ride ndr), ma abbiamo già cominciato a lavorarci e sicuramente la figura di Cirio sarà una delle colonne portanti".

LA FIRMA DEL PROTOCOLLO

Il protocollo, letto interamente dal segretario dell'Unione Collinare Nicola Tolloj, conteneva la promessa delle due organizzazioni nel promuovere e rendere onore al nome di Francesco Cirio.

Il direttore di Conserve Italia Pier Parolo Rosetti: "Per conserve Italia è un onore poter concludere questo atto che con unione collinare sancirà un protocollo per valorizzare Cirio. Noi abbiamo il dovere di portare avanti le innovazioni in Europa e nel mondo che Cirio ha portato. Lo vogliamo fare con i territori che lo hanno contraddistinto per rimarcare la conserva nel mantenere la qualità. A volte ci scordiamo che riuscì a salire sul tetto dei vincitori alla sola seconda edizione dell'Esposizione Universale di Parigi, nel 1867. L'asset di un'azienda è quello di passare da trasformazione agricola a meccanismo industriale, Cirio li faceva già 150 e passa anni fa".

Dall'altra parte, il direttore di Unione Collinari Vigne&Vini Fabio Isnardi, rimarca: "Ho il piacere di firmare questo protocollo d'intesa. Cirio, che non nego ho cominciato a conoscere in realtà in questi tempi recenti per via di questa collaborazione. L'agricoltore è il pioniere, colui che per primo innova, si mette in gioco. La firma mette evidenzia anche l'internazionalità del nostro prodotto per quanto riguarda importazioni ed esportazioni, da una parte si espatria il marchio italiano, dall'altra si attirano investitori che hanno la possibilità di scoprire uno stato bellissimo."

Per concludere anche i ringraziamenti alla professoressa Patrizia Diabate che ha seguito in quest'ultimo anno le vicende di Cirio negli archivi in tutta la provincia, lei arrivò a scoprire quest'inverno che la data di nascita di Cirio era sbagliata.

NeBa