Sanità - 27 maggio 2023, 13:20

La cardiologia di Asti compie 50 anni ed è una "Ferrari" con una storia di successi in campo medico [GALLERIA FOTOGRAFICA] [VIDEOINTERVISTE]

All'Asl di Asti il primario Marco Scaglione ha celebrato il compleanno d quello che è un polo di eccellenza della sanità regionale e nazionale

Giovanni Zola, Marco Scaglione e Fiorenzo Gaita. Nella galleria fotografica , le immagini del cinquantennale del reparto (Merfephoto - Efrem Zanchettin)

Giovanni Zola, Marco Scaglione e Fiorenzo Gaita. Nella galleria fotografica , le immagini del cinquantennale del reparto (Merfephoto - Efrem Zanchettin)

Il cuore della cardiologia astigiana batte ancora forte dopo 50 anni: ieri pomeriggio, all'ASL di Asti, infatti è stato festeggiato questo importante traguardo del reparto astigiano, da sempre un'eccellenza della sanità regionale e nazionale.

A fare gli onori di casa per una lunga cavalcata nella storia è stato il professor Marco Scaglione, dal 2015 a capo del servizio: "Il reparto è stato istituito nel 1973 dal professor Galeone che già prima aveva creato la terapia intensiva, come servizio agganciato nella medicina. In quell'anno invece è stato aperto il reparto che ha visto come primario Aris d'Anelli con Nanni Zola e Alberto Caratti, che sono stati i fondatori della cardiologia astigiana".

Il fondatore del reparto è rimasto in servizio fino al 1989: nel 1991 arrivò alla guida il professor Fiorenzo Gaita con Marco Scaglione, l'attuale dirigente, che prese la guida nel 2015.

Il reparto è sempre stato all'avanguardia per tecniche e pubblicazioni scientifiche: "Nel 1991, a giugno, è stato impiantato il primo pacemaker ad Asti - ha raccontato Scaglione - l'intervento è stato fatto nel reparto di ortopedia, perchè l'ospedale di Asti non c'era una sala adatta per operazioni di questo tipo".

Dopo alcune esperienze in altri ospedali di eccellenza, nel 2006 si ricostituisce il gruppo di lavoro con Gaita e Scaglione che ha portato all'attuale assetto del reparto, che si è distinto per operazioni di avanguardia e pubblicazioni nelle più prestigiose riviste scientifiche internazionali. "Siamo stati i primi in Piemonte ad usare un catetere ad ultrasuoni per sciogliere i trombi endopolmonari " spiega il primario che racconta anche del primo utilizzo del reducer, un metodo innovativo per la soluzione di importanti problemi cardiaci.

"Abbiamo fatto un'ablazione senza uso di raggi in una paziente in gravidanza. Ci sono solo due pubblicazioni al mondo che dimostrano la fattibilità di questa pratica, ed una fa riferimento a noi. Sono stati invitato all'American Congress of Cardiology, uno dei consessi più importanti al mondo, per spiegare l'utilizzo di questa pratica su alcuni soggetti come i bambini".

Il reparto di cardiologia è diventato un polo di riferimento per alcuni importanti ospedali italiani, come il Mayer di Firenze o il Gaslini di Genova. L'equipe ogni anno è invitata ad un importante appuntamento a Praga che è un evento a livello mondiale per la cardiologia.

Per il futuro Scaglione è ottimista: " Io so che ho una squadra ad altissimo livello che può fare miracoli, ma molto dipende anche dai decisori. Mi auguro che continuino a rifornire questa "Ferrari" per farla correre sempre in Formula 1"

La cerimonia è terminata con la presentazione della campana che anticamente, nel vecchio ospedale, suonava per salutare l'ingresso dei nuovi primari. "E' un punto di congiunzione tra il vecchio e il nuovo, troveremo una collocazione al Massaia per sottolineare l'importanza di una tradizione e di una eccellenza che non si interrompe e guarda al futuro".

Videointerviste:

Alessandro Franco

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