“Lavorare stanca”, allora leggi - 03 giugno 2023, 09:30

Libri di viaggio e viaggiatori che non leggono libri di viaggio

Nuova uscita per la rubrica "Lavorare stanca. Allora leggi"

Foto Letture

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Avete mai partecipato ad una camminata enogastronomica?

È una di quelle di attività che ti illude di passare una domenica abbastanza sportiva ma che in realtà, essendo che ogni 700 metri ti piazzi in bocca un panino al salame e un bicchiere di vino, è più che altro un buffet itinerante tra le colline. 

Comunque quella che ho fatto a Mombaruzzo mi è proprio piaciuta: paesaggi pazzeschi, tante robiole e pochi soldi.

Era organizzata da un ragazzo che quando l’ho visto ho pensato madò questo è uno spirito libero oh, si vede. Nella vita organizza passeggiate alcoliche, chissà quanto è leggera la sua anima. Chissà quanti libri di viaggio avrà letto: sicuramente la Cina di Terzani, il buddismo zen di Gotto, sicuramente avrà anche letto del viaggio in India di Pasolini. Sicuramente.  

Nei giorni successivi alla camminata, continuavo a pensarci. L’ho cercato. Lui si chiama Lorenzo Tusa e le passeggiate (i tour in fuoristrada in Italia e nel mondo, le escursioni in e-bike tra le colline di Langhe e Monferrato e quelle in motocross) le organizza come accompagnatore turistico attraverso il suo progetto EXPERIENCE4U.

Mi ha spalancato un cratere. A giorni alterni mi idealizzo nomade a lavorare in una fattoria oppure a vivere in yurte mongole, per cui Lorenzo nella mia testa si è immediatamente trasformato in uno di quei pochi esseri umani in grado di aderire ai suoi principi che sono così simili ai miei e cioè, ho ipotizzato, la semplicità, la natura e il qui e ora. Dal suo Instagram ho supposto che Lorenzo fosse quella rara creatura biblica riuscita a intagliarsi l’equilibrio tra il manager milanese e il santone eremita. 

Forse lui ce l’ha fatta, INSEGNAMI TUTTO. Fammi vedere la vera vita attraverso i tuoi occhi, toccami e toglimi il dolore tipo Miglio Verde. FAMMI VEDERE COME FLUISCI NEL MONDO, O CHIMERA IMMORTALE, COME SI ABBIA VOGLIA DI VIVERE E NON PAURA DI MORIRE. O ARTIGIANO DELLA TUA VITA, PARLAMI DI TUTTI I LIBRI A CUI TI SEI ISPIRATO PER ARRIVARE AD UNA TALE CONNESSIONE CON IL TUO SPIRITOOO! 

A Lorenzo ho poi scritto, gli ho chiesto di incontrarci.

Mi è venuto a prendere sotto casa con il van, una mattina che pioveva.

Ho pensato che è uno che ha dormito sui vulcani d’Islanda e negli igloo finlandesi; che di sicuro la pioggia non l’avrebbe infastidito, che di sicuro poco si sarebbe lamentato di qualcosa che non si può controllare. E infatti mi dice che era appena tornato da un giro in bici, che era un po' infangato. 

L’ho guardato, Lorenzo era attento ma tranquillo.

Davanti ad uno spritz gli ho raccontato cosa fa una coltivatrice letteraria. Lui mi ha raccontato cosa fa un organizzatore di viaggi. Gli ho detto che è come se avesse vissuto già sette vite per le tante cose che ha fatto. 

Mi ha detto che ha iniziato a vivere da quando ha lasciato un lavoro che non gli piaceva più, ha lasciato la certezza; che pian piano ha provato ad esporsi, ad aprirsi. Dal nulla ha contattato la DAKAR e ha organizzato un’uscita in fuoristrada sui deserti arabi; anzi proprio dal nulla no perché il suo CV lo dice che è uno che ha sempre viaggiato forte (anche da solo) e questo conferma la mia idea che se si ha una certa propensione a qualcosa prima o poi nella vita viene fuori fortissimo e quel fuoco incenerisce qualsiasi timore.

Ogni volta che parlando mi accennava a EXPERIENCE4U continuavo a dargli del voi: “Ma quando avete aperto la pagina instagram? Ma come decidete dove andare?”, continuando a dimenticarmi che questo profilo da 18 mila followers in realtà è gestito solo da lui. Perlopiù eh, perché poi di amici e di rete ne ha. 

Gli ho detto che è stato molto bravo perché ora che è qui seduto davanti a me lo percepisco vivo, solido e senza pregiudizi; nei suoi occhi ci vedo che il mondo è pieno di cose da esplorare, che bisogna camminare e trovarle, uscire dalla norma. 

Però attenzione eh perché Lorenzo non fa mica il viaggiatore. 

Lorenzo vuole assaporare il mondo intero, però il suo posto è qui: sulle colline di Nizza Monferrato. 

Salgari diceva “Vedi come finiscono quelli che hanno sempre viaggiato? Si riempiono di mondo, tornano, e niente gli basta.”

E invece lui è presente qui ed ora, non ricerca lo stare in un altrove, infatti è Nizza la base in cui organizza le cose. Vuole innamorarsi sempre più del suo territorio anche attraverso la meraviglia e lo stupore che vede nei turisti dei suoi tour.

Alla fine, con una piadina in mano passeggiando sotto al diluvio per corso Alfieri (e non riuscivo mica a stargli dietro e ogni due passi dovevo farne uno di corsa), gli ho chiesto che libri avesse letto; sicuramente la Cina di Terzani, il buddismo zen di Gotto, sicuramente avrai anche letto del viaggio in India di Pasolini, vero? 

Mi dice che non legge molto in realtà, che non medita, che ha una dipendenza dal caffè, che è dei gemelli e che il suo sport preferito è bere gli spritz. L’ho guardato delusissima. 

Poi ho pensato che uno così è difficile da far fermare, piazzarlo sul divano e mettergli un libro in mano un paio d’ore sapendo che in quel paio d’ore potrebbe arrivare chessò in Marocco.

Poi ho pensato che la pioggia di quella mattina era poco più che sottofondo anche per me. Nessun disagio, nessun’ansia, nessun pensiero passato o futuro: eravamo un tutt’uno con le nostre parole, ero calma.

Gli ho chiesto se fosse felice, mi ha detto che lo è. Che se poi gli venisse voglia di fermarsi lo farà.

Mi ha detto che sono molto equilibrata, gli ho risposto che ho una psicologa molto competente che da due anni mi ripete di pensare meno e sentirmi di più.

Leggere libri di viaggi, di luoghi e di esperienze altrui permette di sviluppare una coscienza più aperta e fluida, meno egoriferita ed eurocentrica; porta alla conoscenza di stili di vita e culture diverse ma ugualmente valide. Porta a chiedersi se stiamo vivendo per abitudine o se stiamo davvero scegliendo una delle centinaia di alternative che l’universo ci offre.

Ma incontrare un’altra vita umana, sentirsi in contatto con la sua anima è ancora un’altra cosa. 

Stavolta ve lo diciamo insieme: uscite, cambiate strada, provate cose nuove, respirate, siate curiosi. 

Da dove cominciare? 

Contattate Lorenzo, noleggiate una bike, esplorate con lui ciò che vi circonda.

Fate esperienza di voi e del mondo e della vita!

Gianluca Gotto ci sprona così: “Se ti fermi nulla può cambiare, ma se ti muovi qualcosa succederà”.

Ma questo Lorenzo non può saperlo perché i libri di Gotto non li legge.

(almeno fino ad ora!)

Aurora Faletti

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