Oggi pomeriggio, dalle 17.30, la Sala Pastrone ospiterà la presentazione della pubblicazione online "Bruno Ferraris: vivere la storia da protagonista" (da domani disponibile online sul sito web fondazionebrunoferraris.it), con cui la Fondazione a lui intitolata intende onorare la memoria di questo antifascista e figura di spicco della politica astigiana, che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della regione.
Nato nel 1927 ad Agliano Terme (dove riposa dal 2005) da una famiglia contadina, Ferraris si è distinto fin da giovane per il suo impegno nella lotta contro il fascismo. Tra i fondatori dell'Associazione Contadini Astigiani, in seguito divenuta Confcoltivatori e ora Cia, ha dedicato la sua vita alla difesa dei diritti dei lavoratori agricoli. E’ stato anche un membro attivo del Partito Comunista, ricoprendo incarichi politici a livello comunale, provinciale e regionale.
Uno dei punti salienti della sua carriera politica è stato il mandato di assessore regionale all'Agricoltura, che ha ricoperto per un decennio, dal 1975 al 1985. Periodo nel quale ha apportato importanti innovazioni nel settore agricolo, lasciando un'impronta significativa sullo sviluppo dell'agricoltura nella regione. Inoltre, ha svolto un ruolo chiave nella formazione del Pds (Partito Democratico della Sinistra) e dei Democratici di Sinistra, assumendo prima la carica di segretario e poi quella di presidente.
Successivamente, Ferraris a continuato a essere coinvolto attivamente nella società in veste di membro del consiglio di amministrazione della Cassa di Risparmio di Asti. Operando sempre all'insegna di un impegno e di una passione per la politica che sono stati riconosciuti e apprezzati da numerosi amici, compagni di partito e figure politiche e istituzionali.
La pubblicazione – curata dal presidente della Fondazione Ferraris Antonio Fassone, da Giuseppe Goria, Laura Nosenzo e Alice Borio per la parte grafica – presenta oltre trenta testimonianze, alcune delle quali inedite, suddivise in sei capitoli. Un'ampia collezione di fotografie provenienti dagli archivi di famiglia offre uno sguardo approfondito non solo sull'impegno politico di Bruno Ferraris, ma anche sulla sua vita privata e sul tempo libero.