Ancora pochi giorni e siamo in estate. Periodo perfetto per girare tra i borghi dell’Astigiano, accolti da una ricchezza cromatica dei posti difficile da trovare in altri momenti dell’anno. Sarà la luce, il sentirsi in qualche modo vacanzieri anche se, magari, si è solo gitaioli, ma in estate sembra tutto ancora meglio del solito.
Insomma, ci siamo quasi e il suggerimento è di entrare nella logica estiva di girovagare nella bellezza del nostro territorio. Quest’anno una mano, e anche più di una, ce la da il Carpionato del Mondo, omaggio a un grande piatto estivo della tradizione, il carpione. Dal 23 giugno al 23 settembre, per dodici settimane, cinquanta locali, un po’ in tutto il Piemonte, partecipano all’evento in cui è protagonista la tipica ricetta estiva preparata in una marinatura di aglio, aceto, vino, cipolle e salvia in cui riposano ortaggi, uova, carni o pesci.
Iniziativa, promossa dall’Associazione Astigiani, che punta a dare nuova visibilità al piatto e a rilanciare l’uso dell’agro e del classico aceto di vino. Scorrendo l’elenco di ristoranti, agriturismi, osterie e cantine sul sito dell’evento, la bella scoperta è che dei primi cinquanta pubblicati, nove sono ad Asti e altri ventidue nell’Astigiano. Gustose e profumate occasioni per scoprire, oltre ai piaceri dell’agro, anche molti dei nostri migliori borghi.
Dalla lista dei locali prendiamo quelli a sud di Asti, sono undici e toccano luoghi da sogno, da scoprire o riscoprire in luce estiva e in causale carpione. Ve ne elenco alcuni, in rigoroso ordine alfabetico, rimandando comunque a tutti gli altri, senza escludere io ne tratti qui, più avanti.
Cominciamo con Agliano Terme, affascinante borgo, immerso tra morbide colli del vino, Barbera, dalla rinomanza medioevale, grazie a Bianca Lancia. Oggi, da girare i lungo e in largo, e non ci vuole poi molto, dedicando tempo alla chiesa cinquecentesca di San Giacomo Apostolo, antica e ricca di opere d’arte, e, sulla stessa piazza, alla ex chiesa di San Michele, oggi sontuosa location di un vivace centro culturale. Poi, poco fuori, il grande fascino in frazione Molisso di un bricco dal panorama incantevole sulla Val Tiglione, arricchito da un piccolo gioiello sacro nella sua versione seicentesca. Carpione al Fons Salutis 4.0.
Poi, per mere motivazioni alfabetiche, giù, fino in Langa Astigiana, a Bubbio. Paese del vino già amato dagli antichi romani, come testimoniato dal ritrovamento di una loro necropoli e di diverse anfore vinarie. Luogo incantato che sorge su una terrazza rocciosa affacciata sul Bormida. Il borgo ha mantenuto intatto l'antico fascino, con le case disposte ai lati della trecentesca via Maestra, delimitata dal maestoso castello e dalla bella parrocchiale barocca. Qui il Carpionato vi aspetta tra il bel verde dell’Agriturismo Tre Colline In Langa.
E ancora, Isola d’Asti, costituita da una parte bassa, recente e commerciale, e da una parte alta, la storica Villa. Qui merita sicuramente una visita la torre campanaria, risalente al XVI secolo. Villanova d'origine medioevale, frutto dell'antica spinta espansiva di Asti, la troviamo nel Codex Astensis sotto il nome di Insula, terra emergente dall’acqua in un territorio circondato da due bracci di fiume. Da là sopra le dolci colline dell'Astigiano sono proprio emozionanti. Emozioni da arricchire a tavola con il carpione dell’Emporio Del Gusto – Vigneti Brichet e dell’Azienda Agricola Caldera.
Borghi come Mombaruzzo, dallo storico abitato in cima a un colle con attorno vigneti, tanti vigneti che disegnano magnificamente tutto. Mombaruzzo è anche il paese degli Amaretti, frutto settecentesco d’amore, nella possibile contaminazione delle mandorle rivelata a Francesco Giacinto Moriondo, economo alla corte dei Savoia, da una giovane innamorata siciliana. Qui il luogo di Carpionato è l’Azienda Vitivinicola Piana per l’esperienza di carpionare tra vigne e signori panorami vitati.
Per chiudere, la puntata, non certo il tour da carpione che ve ne mancano ancora moltissimi, San Marzano Oliveto. Luogo spettacolare, arroccato, in posizione super panoramica, su un alto colle, con attorno paesaggi dalla bellezza e quiete mistiche. Nel visitarlo comincerei dal Castello Asinari, potente famiglia di Asti, di origine medioevale, imponente e suggestivo, ora adibito a convegni e sede di eventi. Tra le sue tante emozioni, le antiche cantine quasi una cattedrale gotica sotterranea e una notevole terrazza-giardino. Sulla piazza del castello anche la parrocchiale di San Marziano. Per finire un'occhiata al simpatico ciabot colorato, sgargiante tra le vigne, in Regione Mariano accanto al carpione di Le Due Cascine.