Parte ufficialmente AstiTeatro, il Festival teatrale organizzato dal Comune di Asti e che terrà compagnia agli astigiani fino al prossimo 2 luglio. Quest'anno come spiegato durante la presentazione dell'evento, si gioca in casa, andando a valorizzare le compagnie e gli interpreti di maggior rilievo del territorio.
Astigiana è anche la direzione artistica del Festival affidata a Mario Nosengo, già consulente del Teatro Alfieri per la stagione invernale.
Il programma inizia alle 17, con l'inaugurazione mostra “Io sono una storia – Uno sguardo attraverso” Palazzo Mazzola (Archivio Storico)
Ideazione e conduzione di Eugenio Fea, foto di Marco Ragaini.
L’esposizione fotografica è il frutto di un percorso alla riscoperta di se stessi e degli altri, condotto su un gruppo di ospiti della casa di cura Monsignor Marello della citta di Asti. Il progetto è nato in seno a Campo Teatrale, snodo creativo di Milano, grazie al progetto Unprotected che ha promosso una serie di percorsi rivolti alle persone più fragili ed è stato messo in pratica presso la parrocchia di Casoretto in Milano con un gruppo di persone tra i 65 e gli 85 anni. Volti e racconti di un’altra generazione si intersecano al vivere moderno e sconcertante dell’oggi, pieno di paure e solitudini, ma anche di sogni e voglia di riscoprirsi, nonostante l’età. La mostra, ideata da Eugenio Fea e curata da Marco Ragaini, ritrae i partecipanti nei loro particolari, nei loro dettagli, per cogliere assieme a loro quelle sfumatura a cui mai avevano fatto caso nel corso di una vita. Le immagini saranno accompagnate da un audio con i racconti di queste persone, le loro storie. Storie particolari, dettagliate come le foto, immagini nitide di un ricordo, di un incontro o una perdita.
La mostra sarà aperta fino al 2 luglio con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, martedì e giovedì dalle 15 alle 17.30, sabato e domenica dalle 15 alle 18.Ingresso libero.
Alle 18.30, in Sala Pastrone, primo spettacolo con “La musa nascosta” (ingresso libero), canovaccio poetico di Francesco Antonio Lepore. Voce recitante Mario Nosengo; voce cantante Alessia Porani; sax Marcello Manzo e con la partecipazione di Arianna Spata nel ruolo della Musa Fotografie emotive Fabienne Vigna e regia Paolo Melano
Dopo aver inseguito per diciassette anni la sua irrequieta e dispettosa Musa, Francesco Antonio Lepore l’ha catturata nel suo quinto libro di versi intitolato "Viscere, Vertigini e altre architetture", che segna un suo nuovo passaggio nel festival astigiano. Nello spettacolo, la qualità raffinata e naturalmente teatrale della scrittura poetica di Lepore, con versi tratti dal fortunato “La bestemmia del silenzio” del 2005 e soprattutto dal recente lavoro, prende vita in un canovaccio intrigante e divertente, che la voce potente ed eclettica di Mario Nosengo condisce con una serie di omaggi a grandi interpreti del teatro contemporaneo, arricchendola di suggestioni musicali grazie alle sottolineature jazz e fusion del duo formato dal sax di Marcello Manzo e dalla voce suadente e sensuale di Alessia Porani e al grande impatto emotivo creato dalle fotografie di Fabienne Vigna.
Alle 20, a Spazio Kor, “Api e lievito” (ingresso libero) di Valeria Patera con Ana Kusch. Musica dal vivo e sonorizzazioni Giuliana Elena Jurado Bonomi, luci Manuel Molinu e regia Maddalena Emanuela Rizzi. Una produzione Seven Cults s.r.l.
Prima regionale, in collaborazione con il Centro Antiviolenza L’orecchio di Venere di Asti.
Irma è una donna senza età, sexy ed infantile candida e simpatica che con la leggerezza dell’innocenza o della follia racconta gli abusi che ha subito. La sua memoria si sposta continuamente ed il corpo si interrompe nello spazio. Con un testo poetico, immaginifico in cui la dissociazione sembra la realtà parleremo di abuso, abitudine, bisogno d’amore. Legittimazione indotta dal primo trauma a ripetersi nel tempo a diventare destino della vittima stessa, a marcarle la vita. L’esperienza della dissociazione nel momento dell’abuso diventa necessaria per sopravvivere e allora ecco come “inizia a girare la testa …il dolore come… Api nella testa”.
La giornata si concluderà alle 22 al cortile del Michelerio con il concerto “Dal classico al blues” dei MagichArpeEnsemble. (ingresso libero) Arpa e direttore Fernanda Saravalli; arpa Elisabetta Isoardi; arpa Francesco Cassone Quadrella; arpa Sophia Schivo; arpa Francesco Montesano; percussioni Alessandro Ferraris; clarinetto, basso elettrico e percussioni Massimo Ferraris; tromba, flicorno e percussioni Giancarlo Maccario; pianoforte Emanuele Isoardi; fisarmonica e chitarra Gabriele Manfredi; chitarra Arianna Montesano; chitarra Matteo Decarolis.
Il gruppo è nato spontaneamente sui banchi di scuola dell’Istituto “Giuseppe Verdi” di Asti, con il coordinamento della Prof.ssa Saravalli Fernanda, insegnante di arpa, teoria e solfeggio e fisarmonica presso il suddetto Istituto e Docente di arpa al Conservatorio di Cuneo. È composto da professori, allievi di varie età ed esperienze musicali diverse che frequentano il Conservatorio di Cuneo e l’Istituto Musicale di Asti ed è diretto e coordinato dalla Prof.ssa Fernanda Saravalli. Il programma comprenderà musiche di grandi compositori, da Rota a Piazzolla, da Offenbach a Ortiz.
Biglietti
12 euro;
10 euro ridotto abbonati stagione Teatro Alfieri, over 65, under 35, possessori Kor Card e tessera plus Biblioteca Astense; 5 euro ridotto operatori e Under 18.
“Lo sguardo di Giano”: 12 euro (ridotto 10 euro) fuori abbonamento
“Oltre il sipario” visite al Teatro Alfieri: 5 euro (max 30 spettatori).
Abbonamenti:
Abbonamento fedeltà 132 euro per 22 spettacoli, 80 euro per 10 spettacoli, 45 euro per 5 spettacoli.
A partire dal 16 maggio prevendite aperte presso la biglietteria del Teatro Alfieri, aperta dal martedì al venerdì dalle 10 alle 17 (e a partire dal 20 giugno anche sabato, domenica e lunedì), un’ora prima dell’inizio dello spettacolo in location e online su www.bigliettoveloce.it
Info e prenotazioni:
0141.399057 – 0141.399040
www.astiteatro.it – www.comune.asti.it
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