Per tramite di un’interrogazione urgente firmata dai consiglieri Vittoria Briccarello, Roberto Vercelli, Mario Malandrone, Massimo Cerruti, Gianfranco Miroglio, Mauro Bosia, Luciano Sutera, Michele Miravalle, Maria Ferlisi, Paolo Crivelli, Valter Saracco e Roberto Migliaso, le opposizioni chiedono conto al sindaco Maurizio Rasero e agli assessori competenti della mancata presenza del Comune di Asti al tavolo dei beni sequestrati e confiscati in provincia di Asti alla criminalità organizzata.
La riunione cui si è registrata l’importante assenza (secondo i dati di Libera, associazione impegnata nella lotta alle mafie, il territorio di Asti ospita il maggior numero di beni confiscati in provincia) era stata convocato dal prefetto Claudio Ventrice e si è svolta giovedì, in vista della conferenza di servizi in programma il 13 luglio.
Anche Libera, in un comunicato stampa, ha espresso preoccupazione per l’assenza, affermando che interrompe in modo allarmante la catena di assegnazione dei beni confiscati e, di conseguenza, contrasta gli sforzi nella lotta alle mafie.
In considerazione di tutti questi aspetti, i consiglieri pongono alcune domande all’Amministrazione.
Ovvero: di conoscere i motivi specifici dell'assenza, di sapere quali iniziative l'amministrazione comunale intende adottare per garantire continuità nella gestione e nell'assegnazione dei beni sequestrati, quali azioni intende intraprendere per contrastare le mafie e promuovere la legalità, quali progetti e programmi sono previsti per sfruttare a fini socialmente utili i beni sequestrati e infine come intende intensificare la collaborazione con associazioni che, come Libera e il nucleo di supporto, operano per garantire una gestione efficace e trasparente dei beni confiscati.