Ok, al terzo itinerario nell’agro del Carpionato del mondo, omaggio al carpione che ci aspetta fino al 23 settembre in una cinquantina di locali piemontesi, avrete ben capito il mio non celato interesse. Interesse per l’encomiabile pensata di Astigiani del portare a gioco la ricerca di nuova visibilità per un grande piatto della tradizione. Interesse a suggerirlo come motivazione in più per scoprire, insieme ai piaceri dell’agro, anche molti dei migliori borghi di Astigiano e dintorni.
Il piatto è antico e all’inizio era di pesce. Ce lo ricorda anche Rabelais, autore rinascimentale del libro Gargantua et Pantagruel: “...vi farà dono di certe specie di pesci in carpione tali da leccarsi i baffi.". L'agro nel '500 era molto in voga. Amavano più che tutto il Carpione, pesce di laghi profondi della famiglia dei Salmonidi, oggi quasi estinto. Il Carpione ha fatto poi diventare in carpione tutto il pesce conservato in agro e di seguito la marinatura ha iniziato a insaporire e conservare anche carni e verdure. Tra i campi da gioco del Carpionato del mondo, ben diciotto propongono anche pesce in carpione. Tra loro ne ho scelti sei, sempre e solo per motivi di spazio a disposizione in rubrica, rimandando a tutti gli altri, nel senso di non perdervene uno.
I primi due di giornata sono ad Asti: Tuttopesce al mercato coperto, con trota e anguilla in carpione, da asporto, e Collina delle Balene, il ristorante di pesce del capoluogo, che propone carpione di varie specie ittiche, d’acqua dolce e non, diverse di settimana in settimana. In particolare quest’ultimo è troppo vicino ad un mio luogo del cuore per non suggerirne visita abbinata: Santa Maria Nuova. Antica chiesa, citata già in un documento del cartario astese del 1009. E’ nuova nel nome per distinguerla dalla dedica alla Madonna della Cattedrale. Al suo interno, due opere del grande Gandolfino: una bella Natività, opera tarda del maestro, e la notevole Madonna con Angeli e Santi, del 1496. L’astigianissimo Gandolfino era figlio del pittore Giovanni Roreto, da famiglia stabilmente radicata in Asti dall’inizio del XV secolo, e di Verdina Pelletta, membro di una delle più importanti famiglie del patriziato astigiano. Ebbe bottega in Asti, attivissima tra il 1493 e il 1518. Molte sue spettacolari opere sono sparse per Asti, in Piemonte e nel nord Italia. In occasione di carpione iniziate a scoprine due.
Non lontano da Asti, potreste poi ricercare piacere per gran parte dei sensi, in un luogo dai valori verdi piuttosto unico: la Riserva Naturale delle Rocche di Antignano. Per i piaceri del palato fate invece riferimento all’anguilla in carpione del Ristorante AlDante.
Visti i tempi di consumo, del Carpionato e di tutto il resto, nel senso che avete tutta l’estate per vedere e degustare tutto, suggerisco anche una gita nel Nord Astigiano. Gita a Cerreto d’Asti, piccolo gioiello d’estetica che, in verità, ha il suo picco a maggio con la Festa delle Rose. Occhi e naso da allenare, assieme, ovviamente, al gusto, al Ristorante Allasilo, immersi nella loro sontuosa trota in carpione.
Si diceva: c’è tempo. E allora altra gita, a sud di Asti, a Montegrosso d’Asti. Paese nato nel 1198, per iniziativa del libero comune di Asti come villanova, pianificata per riordinare l'assetto della Val Tiglione. Il suo imponente castello fu costruito proprio da Asti agli inizi del XIV secolo. In seguito dimora di una linea dei Roero, che pur non detenendovi ragioni feudali si definì di Montegrosso. Furono proprio i Roero ad ampliarlo nelle forme che possiamo ammirare ancora oggi. Dal suo piazzale basta rivolgere lo sguardo a sud per vivere emozione pura, emozione dal panorama grandioso delle morbide colline dell’Astigiano. Emozione da far crescere alla Locanda del Boscogrande, tra carpione di baccalà o di trota.
E infine un piccolo giro fuori porta, a Camino, borgo imperdibile in provincia di Alessandria, proprio a pochi chilometri dal nostro bellissimo nord. Imperdibile per il suo castello, risalente al XI secolo, che, immerso tra alberi monumentari, domina dall’alto l’antico borgo. Una meraviglia. Ottimo accompagnamento al carpione Reale, con pesci di fiume e anguilla, di Le Botti Bistrot.