Le api non vedono i colori come noi. Si fermano a tre colori più uno: giallo, verde bluastro, blu e ultravioletto. Sì, ultravioletto da noi non percepibile. Per le api i colori sono strettamente collegati all'impollinazione delle piante con fiori, al trovare facilmente polline sapendo quale e quando. Le piante, a colpi di evoluzione, si sono ben attrezzate per pubblicizzare la loro mercanzia e attirarle a impollinare. Sopravvivenza e continuità di specie fondate sulle cromie. Se poi vi foste mai chiesti perché le prime fioriture, quelle di inizio primavera siano gialle, la risposta è nella maggiore facilità d’essere viste dalle api, chiaro messaggio a loro supporto quali prime fonti di nutrimento dopo l’inverno. Dai, la natura è meravigliosa.
C’è un altro giallo, che, in particolare negli ultimi anni, sta andando alla maggiore, non tra i prati, ma in libreria. Romanzi polizieschi e noir si moltiplicano, mese dopo mese, e con loro i protagonisti, spesso seriali. Poliziotto, commissario, giornalista o avvocato che sia, indagano su delitti fino a giungere alla soluzione dei casi. Ma perché così tanto successo? Successo che credo, prima di tutto, arrivi dal non essere solo spettatori lettori, ma partecipi di indizi fino ad arrivare, talvolta ben prima dell’ultima pagina, alla soluzione del caso. Bella soddisfazione non sempre usuale in altri generi letterari. E poi la lettura di un giallo, in un periodo di insicurezza sociale, può essere utile ad allena, passatemi il termine, l’io, per sentirsi più capaci di resistere alle difficoltà del presente. La risoluzione degli enigmi dei gialli aiuta ad aumentare la sensazione di poter risolvere ben altri problemi.
Tutto ‘sto giallo, da ieri vi aspetta a Portacomaro. Per quanto alle api, tra i barattoli di miele, dolci frutti dai fiori del giallo tarassaco in poi, di Laura Gavello, appassionata apicoltrice del posto. Per quanto da leggere con la rassegna Giallo in collina, in programma fino a domani sera. Per ora vi siete persi il ritmo serrato e ricco di colpi di scena di La versione del professore, noir del torinese Michele Paolino, e Maurizio Blini che ha presentato Anatomia di una rapina, incentrato su una ardita rapina al Lingotto, droga e l’uccisione di due poliziotti.
Oggi si comincia alle 18 con Stefano Caselli e il suo Cuori nella nebbia, ambientato in una nebbiosa Alessandria, e, alle 21, con Enrico Pandiani e i detenuti più ricercati di Francia in Ombra. Domani si inizia ancora alle 18 con la nuova indagine dell’investigatore Martinengo, personaggio creato dall’astigianissimo Fabrizio Borgio a presentare Il pittore di Langa. Si chiude alle 21, con Marco P.L. Bernardi autore di Giallo profumo di limoni, secondo suo libro con protagonista l’avvocato Alfieri e che non voglio perdere per nessun motivo, troppo curioso su quel P.L. che da anni mi fa impazzire, fino alle ipotesi più fantasiose.