Cultura e tempo libero - 10 agosto 2023, 07:20

Secondo appuntamento con il Festival Internazionale di Musica Guglielmo e Orsola Caccia

La serata, in programma sabato presso il cortile di Palazzo Testafochi, vedrà protagonista l'arpista Valerio Lisci

Valerio Lisci

Valerio Lisci

Dopo l’applaudita esibizione della soprano Erika Grimaldi e del tenore Gianni Mongiardino che, accompagnati al pianoforte dal Maestro Giulio Laguzzi, hanno proposto un programma musicale interamente dedicato ad alcune memorabili pagine del melodramma italiano, il Festival Internazionale di Musica Guglielmo e Orsola Caccia (realizzato dall’Amministrazione comunale in partnership con l’Associazione Toret Artist Tre Sei Zero di Torino e la direzione artistica del professor Francesco Ronco) proseguirà – sabato 12 agosto alle 21, presso il cortile di Palazzo Testafochi – con il primo dei due “Recital Concentrici” in cartellone, eseguito dal giovane e brillante arpista Valerio Lisci.

Lisci, riconosciuto dalla critica come arpista virtuoso, dotato di una spiccata sensibilità musicale, è stato Primo Premio al “Korea International Harp Competition” di Seoul, Primo Premio al “Reinl-Stiftung Foundation Competition” di Vienna e Medaglia d’argento all’11th Usa International Harp Competition. L’artista presenterà al pubblico un programma che intreccerà abilmente composizioni con forma, stile e periodi differenti.


RECITAL CONCENTRICO: AUTENTICA MAGNETICA ENERGIA

Tra le figure geometriche, il Cerchio è simbolo di tutto ciò che è Celeste: il Cielo, l’Anima, l’Illimitato, Dio. Il Cerchio è simbolo del Tempo Ciclico, infinito e universale. Nel Cristianesimo il Cerchio rappresenta l’Eternità. Il suo significato si esprime anche nell’architettura come simbolo dell’Armonia. La sua forma, presso tutti i popoli, sottintende dinamicità e animazione ed evoca la necessità di cambiamento, di evoluzione: il raggiungimento di un livello superiore.

Il cerchio è inoltre simbolo di protezione, difesa ed esso può essere rappresentato in un oggetto, in una struttura architettonica oppure attraverso la gestualità. Disporre una platea attorno ad un oratore, un cantante o un artista di qualunque natura, in maniera circolare, decuplica magicamente l’attenzione nell’ascolto e la concentrazione nell’esecuzione, generando una sorta di energia palpabile che riesce a far vibrare l’anima e sintonizzare le menti.

Redazione

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