Politica - 08 settembre 2023, 21:08

Fratelli d'Italia: "Tutto l'operato del governo Meloni è in favore dei più deboli" [GALLERIA FOTOGRAFICA]

Lavoro, famiglie, Euro 5, sicurezza (con il possibile ricorso all'esercito in zone difficili, anche a Torino e Asti) e possibile ritorno al nucleare tra i molti punti toccati dagli On. Comba (coordinatore regionale) e Coppo

Nella foto (ph. Merfephoto - Efrem Zanchettin, come per tutte le immagini presenti in questo articolo), da sinistra a destra: Luigi Giacomini, Fabrizio Comba, Marcello Coppo e Sergio Ebarnabo

Nella foto (ph. Merfephoto - Efrem Zanchettin, come per tutte le immagini presenti in questo articolo), da sinistra a destra: Luigi Giacomini, Fabrizio Comba, Marcello Coppo e Sergio Ebarnabo

Nel tardo pomeriggio di oggi si è svolto, nel dehor di un bar del centro di Asti, un incontro organizzato dai vertici locali di Fratelli d’Italia per illustrare a giornalisti e elettori (oltre a volti noti della politica e della società astigiana quali l’assessore al Commercio Mario Bovino, la consigliera Debora Biglia, alcuni sindaci del territorio tra cui quello di San Damiano Davide Migliasso e il presidente di Asti Studi Superiori e della Fondazione Cassa di Risparmio Mario Sacco) quanto fatto dal Governo Meloni a poco meno di un anno dall’insediamento.

GIACOMINI: A DICEMBRE POSSIBILE ARRIVI L’ESERCITO IN CORSO MATTEOTTI

Partendo dalla nostra realtà locale, ha preso la parola Luigi Giacomini, coordinatore provinciale del partito e assessore comunale alla Sicurezza e Ambiente, il quale ha sottolineato che “Le politiche del governo hanno avuto grande influenza e benefici per la nostra città, poiché ci hanno consentito di intervenire nella zona stazione e attuare retate per identificare, tramite la Guardia di Finanza, chi affitta in nero facendo vivere gli immigrati in condizioni indecorose”. Sempre in merito alla sicurezza, Giacomini ha altresì anticipato che “Non escludo che a dicembre si possa portare anche l’esercito per garantire ulteriormente la sicurezza nell’area stazione e corso Matteotti”.

L’ANNUNCIO DI EBARNABO: MI CANDIDERO’ ALLE REGIONALI

La parola è poi passata a Sergio Ebarnabo – imprenditore volto storico della destra astigiana, già vice presidente della Provincia e attualmente vicepresidente di Asti Studi Superiori – che, dopo aver annunciato l’intenzione di candidarsi alle elezioni Regionali 2024, ottenendo il plauso convinto di tutti i presenti, ha sottolineato gli investimenti e i punti programmatici inerenti gli aiuti alle famiglie, imprese, pensionati e in ambito di sanità e servizi sociali (assessorato che, giova ricordarlo, nell’Astigiano è retto da un’altra esponente del partito meloniano, Eleonora Zollo, anch'essa presente all'incontro): “La nostra provincia è composta da oltre 100 piccoli Comuni – ha ricordato –, in gran parte abitati da persone anziane. Ovviamente siamo molto felici che l’età media si stia allungando sempre più, ma di contro è necessario fornire servizi fondamentali che prima non venivano contemplati”.

COPPO: SIAMO ANDATI OLTRE IL REDDITO DI CITTADINANZA, ERA UN METADONE DI STATO

E proprio la famiglia, insieme al lavoro, è stato uno dei cardini degli interventi più attesi di giornata, ovvero quelli dell’On. Marcello Coppo, eletto nel collegio Asti-Alba, e del suo collega Fabrizio Comba, coordinatore regionale del partito. Anticipando una domanda che sicuramente gli sarebbe stata posta, Coppo ha esordito parlando del provvedimento che – non senza polemiche e addirittura minacce nei confronti della premier – ha di fatto ‘mandato in pensione’ il Reddito di Cittadinanza.

“Questo provvedimento – ha affermato – ha stoppato la convinzione che sia legittimo non fare nulla, tanto paga lo Stato. Il Reddito di Cittadinanza è stato un vero e proprio metadone di stato, che non contribuiva in alcun modo a portare fuori dalla povertà. Solo il lavoro, che è elemento centrale del provvedimento, può consentire di riscattarsi”. “Fermo restando – ha aggiunto – che per chi non può lavorare per impedimenti fisici o di salute avrà il sussidio di assistenza, mentre per tutti gli altri verranno organizzati corsi di formazione per i quali riceveranno un rimborso spese di 350 euro”.

COPPO: OPERATO SEMPRE IN FAVORE DEI PIU’ DEBOLI, DIMENTICATI DALLA SINISTRA ELITARIA

“Non dimentichiamo poi – ha aggiunto – quanto è stato fatto per tagliare il cuneo fiscale, che diventerà una misura strutturale perché non è accettabile che sia lo Stato il primo a ‘prendere’ dalla busta paga dei lavoratori. Il governo ha operato sempre in favore delle fasce più basse e bisognose, completamente dimenticate dalla sinistra dei cocktails di Capalbio. Continuerà a farlo anche nel caso venga deciso un contribuito carburante: andrà a beneficio delle fasce più deboli perché, se lo distribuissimo a pioggia, ne gioverebbero tanto chi ha la Panda quanto chi ha la Ferrari e sicuramente può permettersi comunque di fare il pieno”.

COMBA: GOVERNO MELONI STA RIDANDO AUTOREVOLEZZA ALL’ITALIA

In ultimo, ma non certo per rilevanza, l’On, Comba ha toccato numerosi altri punti inerenti l’azione di governo, premettendo che il medesimo si è ritrovato a “operare in un periodo particolarmente complesso, post covid e con la guerra in Ucraina, operando per andare a sanare sacche di grande distorsione dell’elemento cardine dei nuclei familiari: il lavoro”.

“Fin dalle consultazioni, quando la premier incaricata ha accettato l’incarico ‘senza riserva’, cosa mai accaduta prima, il governo ha lavorato per sostenere chi ha davvero necessità e contrastare chi invece vive in modo parassitario”, ha affermato. Aggiungendo che “Vogliamo il governo continui a lavorare e a dare risposte concrete, senza comportarsi ‘come i capponi a Natale’ come invece hanno fatto molti esecutivi in passato”. “La Meloni in questi mesi ha macinato migliaia di chilometri – ha aggiunto – per ridare al Paese l’autorevolezza all’estero che merita. Io impazzisco quando si va fuori a portare i panni sporchi: all’estero bisogna andare uniti, eventuali punti divergenti si trattano in Parlamento e altre sedi opportune”.

IL PUNTO SULL’IMMIGRAZIONE

Passando a un altro tema caldissimo, l’On. Comba ha affermato che “Gli strumenti più pericolosi in mano alla Russia non sono le armi non convenzionali, ma il rischio che aprano ulteriormente i flussi nella zona sub sahariana, facendo giungere da noi diverse migliaia di migranti”. Un flusso indiscriminato per contenere il quale, secondo Comba, è fondamentale che l’Europa operi unitae non, come fanno i francesi, chiudendo le frontiere”. Il coordinatore regionale ritiene altresì che, nell’ottica del ‘piano Mattei’ enunciato dal governo, si debba operare sviluppando “accordi con i Paesi di partenza” e continuando a operare con severità nei confronti delle ONG, definite pseudo organizzazioni solidali che troppo spesso sono in realtà aziende che non svolgono il lavoro per cui sono preposte”.

L'ATTENZIONE ALL'AMBITO DELLA SICUREZZA

Comba ha toccato anche il tema della sicurezza, quest’oggi al centro dell’attenzione di tutti i media nazionali in relazione alle critiche mosse al ‘Decreto Caivano’, visto da più operatori del territorio come improntato esclusivamente alla repressione. “Il compito del governo – ha sostenuto – è di riportare lo Stato in luogo di cui, finora, non si era interessato nessuno. Caviano è prospiciente Napoli ed è abitata al 99,9% da persone onestissime e perbene, che non possiamo lasciare bloccate in casa, in condizione di costante paura per colpa di una sparuta minoranza che ha fatto di quell’area la piazza di spaccio più rilevante, superando l’altrettanto tristemente nota Scampia”.

“Io mi sentire rassicurato vedendo il territorio in cui vivo presidiato da mezzi delle forze di polizia o dell’esercito ha aggiunto – Di questi interventi dovemmo attuarne tantissimi in Campania, Puglia, Calabria… Ma anche qui in Piemonte, come ad esempio nella zona nord di Torino che è completamente dedita allo spaccio. E dove vivono mamme che hanno il terrore di uscire sul pianerottolo di casa, oltre a giovani prese di mira da bande di bulli”.

“Chiaramente – ha ancora affermato dobbiamo operare su un doppio binario: quello repressivo affiancato da quello preventivo attraverso la scuola, unico strumento attraverso cui poter cambiare il futuro dei bambini. La grande rivoluzione sarà quando un bambino, tornando a casa, dirà alla mamma e al papà che determinate cose non vanno fatte”.

LO STOP AL BLOCCO DEGLI EURO 5

Il governo ha recentemente stoppato il previsto blocco dei mezzi Euro 5, ma il problema di fatto è solo rinviato di un anno o, al massimo, due in correlazione alla inderogabile scadenza del 2025. “Il pasticcio – ha affermato Comba – è stato fatto in Regione, nel 2017, dalla giunta Chiamparino. Nessuno imponeva di ottemperare perentoriamente alla data fissata: è stata una suggestione della sinistra del no a prescindere, una forma di ideologia in cui assolutamente non ci riconosciamo”. “Al netto che non possiamo immaginare che tutte le famiglie cambino l’auto dalla sera alla mattina – ha aggiunto – dobbiamo poi tenere conto che ci sono molti fattori decisamente più inquinanti degli Euro 5, sui quali ho comunque tampinato per giorni il ministro Pichetto Fratin per arrivare al meno al 2025, data che io considero comunque troppo ravvicinata. Con il ministro Urso stiamo lavorando a una campagna di rottamazione molto importante, ma non ci si può concentrare solo sulla mobilità. E’ necessario pensare a tutta un’altra serie di strumenti che vanno a toccare altri fattori inquinanti”.

L’ENERGIA NUCLEARE

“Cerchiamo di non essere ipocriti – ha argomentato – noi non produciamo nucleare da 40 anni perché, sull’onda dell’emozione popolare post Chernobyl, ci sono stati due referendum che hanno bloccato lo sviluppo di centrali basate su quella tecnologia. Se non che, parallelamente, molti altri Paesi vicini a noi producono energia nucleare che continuano a venderci con enormi margini di guadagno. A me può anche stare bene andare verso l’energia pulita, ma a condizione che la adottino tutti senza distinzioni, perché se no non avere centrali nucleari quando la Francia ne ha di attive a poche decine di chilometri da Torino è una presa in giro”.

LA MANOVRA E IL FUTURO DEL GOVERNO

“I nostri avversari speravano non riuscissimo a fare la Manovra a poche settimane dall’insediamento – ha affermato passando ai temi economici – e invece li abbiamo smentiti. Ora lavoreremo alla prossima, che sarà estremamente impegnativa perché le risorse sono ridotte, ma per certo la incentreremo ancora una volta su famiglia e imprese, cercando di operare sul cuneo fiscale che è l’unico strumento attraverso il quale possiamo dare ossigeno ai lavoratori”.

“Voglio però ribadirvi – ha aggiunto, ricorrendo a una immagine metaforica, rivolgendosi agli elettori presenti – che il vostro voto è stato ben riposto. Avete scelto un partito composto da persone con le mani pulite e le scarpe sporche del fango del terreno che lavoriamo quotidianamente per migliorare il benessere di chi vive in questo Paese”.

Gabriele Massaro


Vuoi rimanere informato sulla politica di Asti e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo ASTI
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediAsti.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP ASTI sempre al numero 0039 348 0954317.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

SU