Nell'ambito di un approccio innovativo al benessere degli animali che vivono in compagnia di persone in carico ai Servizi Sociali, l'ASL AT ha attivato il proprio Ambulatorio Veterinario Sociale, che offre cure veterinarie gratuite per gli animali domestici di persone in situazioni di disagio sociale.
Il primo paziente a varcare le porte dell'ambulatorio - attivo da quest'oggi presso la Casa della Salute di San Damiano, in via San Sebastiano 14/16 - è stato "King", un affettuoso gattino tigrato di sei mesi, che ha ricevuto le cure necessarie dalla dottoressa Ivana Cerrato.
L'obiettivo principale di questo ambulatorio è fornire cure di medicina di base e prevenzione per gli animali domestici, tra cui vaccinazioni e test diagnostici per le principali malattie virali. Tuttavia, va sottolineato che non vengono effettuate procedure chirurgiche.
L'accesso all'ambulatorio è possibile solo su appuntamento. Le persone interessate possono presentare una richiesta attraverso i Servizi Sociali del loro comune di residenza, e in seguito verrà pianificata una visita in base alle disponibilità della dottoressa Cerrato e delle esigenze dell'utenza.
Questo ambulatorio veterinario sociale rientra in un'iniziativa più ampia promossa dalla Regione Piemonte, in particolare dall'Assessore al Benessere Animale, Chiara Caucino, che ha attivato ben quindici strutture simili nell'intera regione. Questo progetto prende le mosse dalla crisi economica scaturita dalla pandemia, che ha colpito pesantemente i soggetti vulnerabili che dipendono dai servizi sociali piemontesi. Molte di queste persone sono anche proprietarie di animali domestici, e spesso si trovano in situazioni in cui non possono permettersi le spese veterinarie necessarie.
L'obiettivo principale di questa iniziativa è prevenire l'abbandono degli animali domestici, che spesso avviene a causa delle difficoltà economiche dei proprietari. Offrendo cure veterinarie gratuite, si spera di evitare questa triste eventualità. Inoltre, si mira a evitare che le persone più fragili debbano affrontare ulteriori costi economici dovuti a malattie dei loro animali domestici e a prevenire situazioni igienico-sanitarie critiche che potrebbero peggiorare ulteriormente la condizione delle persone già in difficoltà.