https://www.torinoggi.it/2022/02/10/leggi-notizia/argomenti/politica-11/articolo/carta-didentita-per-i-sordi-allanagrafe-centrale-arriva-linterprete-linguaggio-dei-segni.htmlUn tablet per avvicinare il mondo della disabilità al mondo della sanità, abbattendo una barriera che forse non è concreta, ma molto presente, come quello della comunicazione: quella che tocca da vicino le persone sorde che si recano in ospedale o al pronto soccorso. L'uovo di Colombo è l'uso del tablet per consultare un interprete traduttore della lingua dei segni che farà da tramite tra i due interlocutori con un app apposita.
Uno strumento in tutti gli ospedali e pronto soccorso
Ecco il progetto "Comunic@Ens" che il Piemonte è pronto a lanciare nel proprio sistema sanitario e con Azienda Zero. Un servizio che, fin dell'inizio, sarà operativo da lunedì al sabato, dalle 8 alle 19. Tutti gli ospedali saranno coinvolti, mentre l'investimento è di circa centomila euro. Si stima che sono circa 5000 le persone sorde in Piemonte.
Risorse dal fondo antidiscriminazione
"Con questo passo avanti si aggiunge un mattone importante a una costruzione che stiamo portando avanti da tempo - dice l'assessore regionale alle Politiche sanitarie Maurizio Marrone - e mi fa piacere che le risorse attingono al fondo anti discriminazione. In passato, invece, se n'era fatto un uso più astratto se non ideologico". "Spesso i problemi sono molto più concreti e quotidiani e svelano esigenze che toccano molte persone. Anche in questo il Piemonte è pronto a dare un esempio in Italia" ha concluso.
Piemonte primo in Italia
"Siamo i primi in Italia a compiere un passo che è anche un passo di civiltà - aggiunge l'assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi - e dimostra una sensibilità e una collaborazione diffusa tra gli addetti ai lavori che ci hanno aiutato a raggiungere questi risultati. Con Azienda Zero riusciamo a coordinare il lavoro in tutto il territorio in maniera efficace".
Applichiamo ciò che è previsto dalla Costituzione
E Serafino Timeo, presidente regionale Ente Nazionale Sordi, aggiunge: "Nessuno deve essere discriminato e io voglio tutelare le persone sorde. Ma per farlo ho bisogno delle istituzioni. E in questa occasione ce l'abbiamo fatta. Applichiamo ciò che è previsto sulla Costituzione. È un progetto che dà un beneficio alle persone sorde, ma anche a chi possiede l'udito. Non ci sarà bisogno di leggere il labiale dei medici, se questi devono usare la mascherina e questo tutela la salute di tutti".
"Il Piemonte in questo caso è un vero e proprio faro, perché è da dieci anni che si occupa di questo tipo di servizio. Un servizio che rende le persone autonome, senza più la necessità di avere qualcuno che telefoni o parli al posto loro in un momento di bisogno per la salute, tutelando anche la privacy e la riservatezza", concorda la consigliera nazionale di Ens, Annalisa Di Gioia.