Attualità - 19 settembre 2023, 13:11

Scoppia la rabbia ‘social’ dei sandamianesi per la lunga chiusura dell’Ufficio Postale

Su Facebook, diversi utenti contestano la decisione e l’averlo saputo esclusivamente grazie a un provvidenziale post del sindaco della cittadina

Ufficio postale di San Damiano d'Asti

Ufficio postale di San Damiano d'Asti

Ha suscitato numerose reazioni, in gran parte indignate nei confronti dell’Ente gestore del servizio, il post pubblicato nel tardo pomeriggio di ieri da Davide Migliasso, sindaco di San Damiano, per avvisare i suoi concittadini che l’ufficio postale del paese rimarrà chiuso per quasi tre mesi.

Più nello specifico, riprendendo il post pubblicato dal sindaco sul suo profilo Facebook: dal 22 settembre al 12 dicembre per lavori di ristrutturazione dei locali e creazione di nuovi spazi per potenziamento dei servizi offerti alla clientela”.

Nel post, ripreso dalla comunicazione inviatagli da Poste Italiane, Migliasso sottolinea che Ci si potrà rivolgere, in questo arco temporale, agli uffici postali presenti negli altri Comuni limitrofi. L'ufficio postale di San Damiano rientra nel progetto polis di poste italiane, che prevede proprio la valorizzazione di alcuni sportelli postali italiani. Si scusano per il temporaneo disagio”

Scuse decisamente rimandate al mittente (lo ribadiamo, Poste Italiane, non certo l’incolpevole primo cittadino) da numerosi sandamianesi, che hanno espresso nei commenti il proprio disappunto sia in merito alla durata di interruzione – che comporterà parecchi disagi principalmente per le persone più anziane, tra le maggiori fruitrici dei servizi postali – e sia per le modalità con cui la medesima è stata comunicata.

“Be... Non rimane chiuso pochi giorni ma bensì circa tre mesi. Potevano avvisare con largo anticipo in maniera diversa e non leggerlo qua su Facebook tra l'altro non da loro.…”, scrive ad esempio Raffaele, cui Migliasso ha risposto di averlo saputo lui stesso poco prima. “Siamo nel 2023 e se volevano avvisavano innanzitutto tutti i clienti e i cittadini di San Damiano D'Asti via MAIL , SMS ,con cartelli ben esposti e SOPRATTUTTO TROVANDO ALTERNATIVE VALIDE !”, ha ribattuto Raffaele.

Arrivando fino a chi, come Luigi, arriva a ipotizzare il reato di interruzione di pubblico servizio: “Quando ho letto per la prima volta la notizia, questa sera, ho pensato di essere in scherzi a parte. E' fuori di ogni logica che una città di diecimila abitanti rimanga per tre mesi senza un servizio essenziale. Credo che ci siano addirittura gli estremi per una denuncia per interruzione di pubblico servizio. Ma le autorità e ad esempio intendo il prefetto e compagnia cantante non dicono nulla. Va tutto bene ? Annuncio che domani organizzerò un banchetto per raccolta firme in piazza perché questa situazione assurda non deve verificarsi. Alternative sono possibili, non siamo più nel medio evo. Almeno i servizi essenziali devono essere garantiti”.


Ipotesi che la successiva risposta di Migliasso ha subito stoppato sul nascere: “Mi sono confrontato con le autorità competenti e non è interruzione di pubblico servizio”.

Gabriele Massaro

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