Viviamo in un posto bellissimo - 04 novembre 2023, 07:30

Viviamo in un posto bellissimo dove è ora di fare

Puntata sul fare che gira attorno al mare di fotografie storiche dell’Astigiano, tesoro a rischio, esente da valorizzazione, encomiando chi si è già dato da fare

Foto del 1905 da Tigliole immagini del passato

Foto del 1905 da Tigliole immagini del passato



Dire, fare, baciare, lettera e testamento.

Ve lo ricordate? Era uno dei giochi che si facevano da bambini. Metafora fatta filastrocca sulle infinite possibilità che si prospettano nella vita, penitenze incluse. Possibilità che, diventati grandi, ci si è accorti fermarsi spesso al solo dire. Quando dal dire tocchi invece il fare, non può che scattare il bacio e come minimo una lettera, che, se hai la fortuna di poterla pubblicare su un media come questo, diventa sentita puntata di rubrica. 

Il fare che oggi mi piace celebrare è quello di Tigliole, Comunità e Comune che hanno deciso di ricordare. Hanno deciso che le immagini del loro passato fossero un valore e per un anno si sono dati da fare, così bene da arrivare alla creazione del loro archivio fotografico. Un bel passo avanti, guardando indietro. Bel passo avanti fatto con Tigliole immagini del passato, piattaforma di memoria, con migliaia di immagini di fine Ottocento e del secolo scorso, digitalizzate e rese fruibili in un portale dedicato. Portale  presentato il 29 ottobre scorso e ora pronto a creare interesse e voglia di emulazione. Archivio di Comunità per conservare, tutelare, valorizzare e trasmettere un prezioso e inestimabile patrimonio comune, calzante esempio di Orgoglio Astigiano, tendenza del momento. 

In un periodo in cui il predominio delle immagini ci circonda e invade pensieri e scelte, è fin troppo facile cadere nella confusione, strumentale, tra immagini e immagine. Immagine che rincorre immagini, esente dal confronto con il passato, dal conforto della condivisione comunitaria che porta, specialmente per i più giovani, a perdersi valori diversi dal volere commerciale. Il passato ha tanto da raccontare con le sue immagini e a Tigliole lo hanno capito bene. Hanno capito e agito su un patrimonio di comunità a rischio dispersione, non utile fino a che non fruibile. 

La così poca distanza di Tigliole da Asti è automatico mi porti a sperare che la voglia di passare dal dire al fare contagi qualche amministratore pubblico del capoluogo, che arriverei a baciare, scendendo volentieri a compromesso con la mia eterosessualità d’antan. Spero contagi qualche associazione o gruppo di astigiani, che scelgano il fare, impegnandosi a supportare la nascita anche ad Asti di un suo, loro, nostro Archivio di Comunità. Ne avevo scritto qui ad inizio febbraio, con il caldo invito a trasformare quel mare di foto nascoste in piccoli e grandi archivi, fino al cassetto di casa, in bene culturale condiviso. Foto più o meno antiche, testimonianze ad alto valore di civiltà, utilissime a coinvolgere gli astigiani, in particolare le nuove leve, con la conoscenza di origini e differenze. Da febbraio ad oggi solo dire, dire e dire.

Le parole che a Tigliole hanno accompagnato la presentazione del loro Archivio di Comunità sapevano invece di cori in spogliatoio a fine partita. Partita vinta con bonus, che, per chi fosse appassionato di rugby come me, ne è ben noto il significato. Anche ad Asti confido si inizi presto a giocare, e non vedo l'ora di entrare in spogliatoio per festeggiare, dopo aver dato il massimo in campo, è ovvio.

Davide Palazzetti

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