Tre. Pitagora, già nel I secolo avanti Cristo, considerava il tre un numero perfetto: somma del primo dispari e del primo pari. Perfetto in Cina, quale numero della totalità cosmica fatta di cielo, terra e uomo. Non parliamo poi di religioni, dove le triadi divine si sprecano, dalla Trimurti induista di Brahma, Shiva e Vishnu alla Trinità del Cristianesimo. Tre le dimensioni, almeno fino a che Einstein non fosse arrivato a incasinare il tutto. Tre i cardini d’itinerario per sabato prossimo. Andrebbe bene anche il giorno dopo, ma, visto che domenica data 31, credo che un po’ tutti si abbia altro da fare.
Tre borghi del Sud Astigiano che, per orari di quanto ospitino, dovrebbero vedere come prima tappa Monastero Bormida. Il suo castello in origine era un monastero, benedettino, da cui il nome del posto. Castello dal grande fascino, con interni di valore, ben ristrutturati ad accogliere sempre più cultura. Ad accogliere, dalla primavera prossima, una collezione di 35 gessi dello scultore torinese Edoardo Rubino. Maestro di liberty monumentale. Quale omaggio alla sua arte e anteprima della Gipsoteca Rubino, lì ci aspetta la mostra fotografica RUBINO (1871-1954), dove le immagini di Laura Cantarella aiutano a scoprire la levatura dello scultore, catturando il lato ritrattistico delle sue opere. Mostra aperta nel fine settimana, su prenotazione, anche la mattina: 014488012 – 3280410869.
Da un castello si passa a un carcere, all’ex carcere mandamentale di Mombercelli, oggi affascinante sede del MUSarMO, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, che in questi giorni, oltre all’assai interessante collezione stabile, ospita una collettiva a tema natalizio e dintorni. Collettiva che prende valore e colore, non me ne vogliano gli altri ottimi artisti esposti, con alcuni dipinti di Enrica Maravalle. Paesaggi dalle tipiche cromie forti e solari di Enrica che vanno ben oltre l’ambientazione stagionale. Emozioni che sopravvivono e illuminano anche l’inverno, presagi delle pazzie climatiche in atto. La mostra è aperta dalle 15.30 alle 18. Orario perfetto rientrando da Monastero, con tutto il tempo per una bella sosta gastronomica a mezza via. Sosta di piacere che, tanto per cambiare la dominante dei menù della tradizione con cui un po’ tutti ci siamo confrontati durante le feste natalizie e ci confronteremo a giorni, vedrei di pesce. Pesce da Abissi, in via Crova a Nizza Monferrato.
A chiudere l’itinerario, Cortiglione, piccolo gioiello d’alta collina dove iniziano i sentieri tra le vigne della Val Sarmassa, dove i fossili si contendono spazio e interesse con lo Zafferano Astigiano. Nelle affascinanti cantine del palazzo comunale ci aspettano Le erbe selvatiche di Claudia Avonto, attenta e appassionata acquarellista. Astista affascinata da quel piccolo mondo che si trova anche bordo strada e dalla torta verde tipica del posto che vede le erbe spontanee quali componenti indispensabili. Una tradizione antica che ogni famiglia tramanda di generazione in generazione, ognuna con i propri segreti e le proprie varianti. La famiglia di Claudia usa ventuno erbe, tante quanti i suoi acquerelli esposti. Acquarelli che ci aspettano dalle 16 fino alle 19. Orario da aperitivo che, se siete fortunati nel trovarlo aperto, potreste trasformare in esperienza da IncontrArci, circolo con biliardo e aura di calda umanità, in cima al paese.