La mostra "La Canestra di Caravaggio- Segreti ed enigmi della Natura Morta", inaugurata lo scorso 25 novembre e che rimarrà aperta fino al 7 aprile a Palazzo Mazzetti si arricchisce di un nuovo importante capolavoro.
Insieme alla celebre natura morta, in prestito dalla Pinacoteca Ambrosiana di Milano, arriverà infatti ad Asti un altro grande capolavoro di Michelangelo Merisi il "San Girolamo scrivente".
L'opera è stata eseguita da Caravaggio nel 1606 su commissione del cardinale Scipione Borghese e rappresenta il santo intendo a studiare la Bibbia ( secondo la tradizione, la tradusse dall'ebraico al latino)
L'opera - secondo la critica - è quasi sovrapponibile ad una natura morta, in quanto San Girolamo è parte integrante della composizione in una riflessione sulla vita e sulla morte (rappresentata dal celebre teschio appoggiato sullo scrittoio). "I toni freddi e caldi della tela evocano il rincorrersi degli opposti, la vita e la morte, il passato e il futuro e, in generale, lo scorrere inesorabile del tempo" si legge nella scheda artistica di accompagnamento del quadro.
L'opera è attualmente esposta - fino al 4 febbraio - nella Basilica Palladiana di Vicenza, con un altro importante quadro, Le quattro età dell’uomo di Antoon Van Dyck.
I tempi di arrivo ad Asti non sono ancora stati definiti, ma è presumibile che la tela sarà esposta qualche giorno dopo la sua partenza dalla città veneta.
Un capolavoro "globe trotter"
San Girolamo appartiene alla collezione della Galleria Borghese a Roma, anche se il quadro, negli ultimi anni ha viaggiato davvero tanto.
E' stato in mostra, solo per citarne alcuni ad Amsterdam al Van Gogh Museum, a Dusseldorf, Museum Kunst Palast a Belo Horizonte, Casa Fiat de Cultura a Buenos Airesa l Museo Nazionale delle Belle Arti nel 2013 all'Hermitage di San Pietroburgo al Paul Getty Museum di Los Angeles e a Parigi al Musée Jacquemart-André.
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