Economia e lavoro - 31 gennaio 2024, 13:18

Asti, il lungo addio del piccolo commercio: ambulanti giù del 28%, edicole -40%, abbigliamento -28%

I dati della Camera di Commercio segnano marcate contrazioni in quasi tutti i settori merceologici. Il commercio ha perso un 13% di imprese in 10 anni

La chiusura di Fratelli Massari, storico negozio cittadino

La chiusura di Fratelli Massari, storico negozio cittadino

Vetrine sempre più vuote ad Asti città. Lo certifica l'osservatorio della Camera di Commercio di Asti e Alessandria, che rileva una forte contrazione in molti settori merceologici.

Asti vanta un totale di 7.532 imprese registrate al 31 dicembre 2023, secondo i dati camerali pubblicati oggi: il settore del commercio, con le sue 1.874 imprese, si distingue come il settore più rappresentato, nonostante abbia subito una contrazione del 13% rispetto al 2013.

Nel corso dell’ultimo decennio, le attività commerciali più comuni hanno subito cambiamenti significativi, riflettendo l’impatto dei cambiamenti tecnologici sulla società e, di conseguenza, sull’economia. Ad esempio, le imprese di autovetture e autoveicoli leggeri hanno visto un aumento del 115% dal 2013, mentre le officine meccaniche sono diminuite del 12,5%. Allo stesso tempo, le carrozzerie sono rimaste stabili.

Altri settori hanno subito variazioni più marcate. Il commercio al dettaglio di parti e accessori per autoveicoli ha subito una flessione del 36%, mentre il commercio all’ingrosso di bevande alcoliche ha registrato un aumento del 14%. Il commercio al dettaglio di frutta e verdura ha subito una contrazione del 33%, mentre il commercio all’ingrosso di computer ha subito una forte contrazione del 54%.

Nonostante queste sfide, pochi sono i segnali di crescita per il commercio tradizionale . Il commercio all’ingrosso di rottami è aumentato del 25%, e il commercio al dettaglio di qualsiasi prodotto via internet è aumentato del 152%.

Il 16% sono imprese straniere

Le imprese del commercio sono soprattutto imprese individuali (1.189), seguono società di persone (348) e di capitale (325).

Le imprese di giovani sono 188, il 10% del totale imprese del commercio della città, con una variazione di -31% rispetto al 2013; le imprese femminili sono 443, il 23,6% del totale imprese del commercio, con una variazione di -22% rispetto al 2013; le imprese straniere sono 293, il 16% del totale imprese del commercio, con una variazione di +8,5%% rispetto al 2013.

Questi dati riflettono le sfide e le opportunità che il settore del commercio di Asti ha affrontato nell’ultimo decennio, evidenziando l’importanza di adattarsi ai cambiamenti tecnologici e normativi per prosperare in un’economia in continua evoluzione. Questi cambiamenti, sebbene a volte difficili, sono fondamentali per garantire la resilienza e la vitalità del settore commerciale di Asti. 

Insomma un quadro piuttosto desolante, a cui la società cerca di trovare una soluzione (leggi QUI) che purtroppo non pare ancora arrivare.

I dati in dettaglio

Autovetture e autoveicoli leggeri: oggi sono 100, +133% dal 2013

• Meccanici: sono 49, -12,5%

• Carrozzerie: sono 36, invariate

• Commercio al dettaglio di parti e accessori per autoveicoli: sono 20, -36%

• Intermediari di prodotti alimentari: sono 59, -21%

• Commercio all’ingrosso di bevande alcoliche: sono 16, +14%

• Commercio al dettaglio di frutta e verdura: sono 12, -33%

• Commercio all’ingrosso di abbigliamento: sono 14, -22%

• Commercio all’ingrosso di computer: sono 6, -54%

• Commercio all’ingrosso di rottami: sono 45, +25%

• Minimercati alimentari: sono 48, -44%

• Commercio al dettaglio di frutta e verdura: sono 8, -20%

• Commercio al dettaglio di carni: sono 29, -19%

• Commercio al dettaglio di pane: sono 12, -8%

• Tabaccherie: sono 48, -8%

• Commercio al dettaglio di carburante: sono 20, -29%

• Commercio al dettaglio di mobili: sono 22, -12%

• Commercio al dettaglio di libri: sono 15, invariato

• Commercio al dettaglio di giornali: sono 16, -40%

• Commercio al dettaglio di cartoleria: sono 7, -56%

• Commercio al dettaglio di abbigliamento: sono 110, -11%

• Farmacie: sono 14, +180%

• Commercio al dettaglio di orologi e gioielleria: sono 15, -21%

• Commercio al dettaglio ambulante alimentare: sono 60, -32%

• Commercio al dettaglio ambulante di tessile e abbigliamento: sono 100, -28%

• Commercio al dettaglio di qualsiasi prodotto via internet: sono 63, +152%

 

Alessandro Franco

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