Attualità - 03 febbraio 2024, 11:49

Villafranca si attiva per il pieno recupero della chiesa di San Rocco

Edificata all'inizio del '600 come cappella campestre per proteggersi dalla peste, è da sempre nel cuore dei borghigiani

Volontari "Per San Rocco" col sindaco Macchia (al centro) e la presidente Grosso

Volontari "Per San Rocco" col sindaco Macchia (al centro) e la presidente Grosso

La chiesa di San Rocco, situata nella borgata omonima a Villafranca d’Asti, ha origini antiche e legate alla storia del territorio. Fu costruita agli inizi del 1600 come cappella campestre per proteggersi dalla peste, che in quegli anni flagellava l’Europa e l’Italia. La popolazione locale si affidò alla protezione di San Rocco, il santo pellegrino che secondo la tradizione aveva guarito molti malati di peste con il segno della croce. La cappella fu poi riedificata nel 1716, in stile barocco, e da allora è rimasta nel cuore dei borghigiani, che con le offerte la curano e la tengono aperta.

Nonostante i restauri del 1926 e 2004, la chiesa di San Rocco presenta ancora dei problemi strutturali dovuti all’umidità di risalita, che danneggia gli intonaci interni ed esterni e le finiture. Si tratta di un problema già segnalato in un documento del 1828, che testimonia la lunga storia di questa chiesa e la sua importanza per la comunità. Nei giorni scorsi, l’Amministrazione Comunale e l’Associazione Per San Rocco sono passate all’azione, inviando una domanda di contributo alla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti. Con una somma di poco inferiore ai cinquemila euro, si punta ad avviare saggi stratigrafici, affidati a un restauratore specializzato, propedeutici al restauro e alla riqualificazione dell’edificio.

“San Rocco è una borgata, a due passi dal centro, che mantiene vive le tradizioni grazie a un gruppo di sensibili cittadini - spiega il sindaco Anna Macchia - risanare la chiesa significa valorizzare l’intero nucleo abitativo e aggiungere un nuovo tassello al lavoro di riqualificazione che l’Amministrazione sta portando avanti nel centro storico”.

Il progetto di restauro e recupero consentirebbe di consegnare alla borgata uno spazio vivo (aperto tutto l’anno perché dotato, tra l’altro, di un nuovo impianto di riscaldamento) adatto sia per le funzioni religiose, che oggi si tengono da maggio a settembre, che per le iniziative culturali. Tra queste, spicca il concorso letterario “Conosco un posto nel mio cuore”, dedicato al professor Renato Bordone, che tra i luoghi amati ha sempre messo la borgata di San Rocco avanti a tutti: “Fresca nell’arietta del mattino/scivola senza parlare/da chiesa a chiesa!”, il verso di una sua poesia.

Un concorso letterario e altre iniziative

Il concorso, promosso da Associazione Per San Rocco e Biblioteca Civica Paolo Luotto con il patrocinio del Comune di Villafranca e dei Lions Club di Villanova, si aprirà il 1° marzo e resterà aperto fino al 30 aprile per ricevere racconti e poesie inediti sul posto del cuore reale o immaginario (info: www.comune.villafrancadasti.at.it).

Il concorso si inserisce in un programma di attività culturali che vedrà impegnata quest’anno l’Associazione Per San Rocco, costituita da volontari. “Abbiamo in programma - conferma la presidente Patrizia Grosso - approfondimenti sulla figura di San Rocco, il suo culto e la diffusione delle chiese a lui dedicate, passeggiate per studiare la stretta relazioni tra alcune chiese medievali dell’Astigiano e il paesaggio circostante e incontri con studenti universitari e giovani professionisti, che hanno legami con la borgata o il paese, per esporre o promuovere tesi di laurea su Villafranca e i suoi dintorni”.

In Municipio e a San Rocco, intanto, restano un interrogativo e una speranza: e se le indagini stratigrafiche, progetto curato dallo Studio Form_A Architetti Associati di Asti, evidenziassero la presenza di eventuali policromie sotto a quelle visibili?

Sarebbe una sorpresa, che potrebbe rivelare ulteriori aspetti della storia e dell’arte di questa chiesa, che merita di essere salvata e valorizzata come patrimonio di tutti.

Redazione

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