Da settimane gli agricoltori protestano. Protestano in diversi paesi europei, protestano in Italia. Protesta che è richiesta d’aiuto per redditi degni, per uscire dalle maglie della burocrazia e dai rigidi paletti del Green Deal, nel rischio contingente di trovarsi l’intero sistema agricolo europeo assai meno competitivo rispetto alle importazioni. Richiesta di ritrovare dignità del loro lavoro e, per gli agricoltori italiani, di tutelare il Made in Italy.
Richieste più che legittime, sostenute dalla volontà di un approccio realistico nell’impegno dell’agricoltura verso la sostenibilità. Impegno che ha già portato l’Italia a classificarsi come la più green d’Europa con il maggior numero di imprese che coltivano in bio, su un quinto della superficie agricola totale, con un taglio record del 20% in un decennio dell’uso di fitofarmaci essenziali per la salute e la sopravvivenza delle coltivazioni.
E allora mi schiero e invito a schierarsi. Invito a scegliere prodotti agricoli nostrani, nella bella possibilità di trasformare un paio di giorni di vacanza, una gita fuori porta in dichiarazione di vicinanza e in concreto supporto . Concreto come l’acquisto diretto, come il preferire mercati, negozi e piaceri della ristorazione dove la presenza agricola sia locale, dove dietro a un pacchetto di polenta, a un cavolfiore, a una salsiccia ci siano famiglie, persone, sudore e passione.
Invito a girare, cercare, chiedere e trovare i vostri agricoltori e ad esaltarne lavoro e produzioni, consapevoli dei valori rappresentati, entusiasti di sapere da dove arrivi quanto metterete nel piatto.
L’Astigiano è terra d’alta agricoltura e non vi sarà certo difficile incrociare chi vive, spesso da generazioni, per la terra. Terra tra le mani, terra sempre in testa. Terra dai ritmi stabili in una realtà dove tutto corre e muta, dove il mercato, in particolare distributivo, la fa da padrone e voi comprate un porro peruviano a 3.49 al chilo, potendolo veder cavare dal campo a due passi da casa e pagarne esperienza poco più della metà.
Questa volta non ci sono nomi e posti, sarebbero troppi e ne scorderei troppi. Voi iniziate pure a girare, certi di trovare i vostri.
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