Attualità - 09 febbraio 2024, 09:48

Mal'aria: nel report di Legambiente Asti migliora rispetto allo scorso anno ma la situazione resta difficile

Asti ha una media annua di 28 µg/mc di pm10, con 47 giorni di sforamento dei limiti consentiti dalla legge

Mal'aria: nel report di Legambiente Asti migliora rispetto allo scorso anno ma la situazione resta difficile

L'aria di Asti è un po' più respirabile, anche se gli obiettivi per quanto riguarda le polveri sottili rimangono lontani. E' quanto certifica il report di Legambiente Mal'aria, rilasciato ieri e a livello nazionale. Nel 2023, ad Asti si sono registrati 47 giorni di sforamento dei limiti consentiti dalla legge. 

Andando a leggere i dati in prospettiva, Asti ha una media annua di 28 µg/mc di pm10, 17 di pm2,5 e 22 di NO2. Dati leggermente migliori rispetto al precedente report 2023 (elaborato su dati 2022) dove la nostra città aveva valori di 33 di media di Pm10, 20 di PM2,5 e 23 di NO2. 

Anche la riduzione delle concentrazioni necessaria, espressa in percentuale, registra un dato inferiore rispetto al precedente dossier: la riduzione del pm10 passa da un -39% a un -29%, il pm2,5 da -50% a - 41% e l'NO2 da -11% a -7%. 

Le analisi

Il report di Legambiente ha analizzato i dati del 2023 nei capoluoghi di provincia, sia per quanto riguarda i livelli delle polveri sottili (pm10 e pm2.5) che del biossido di azoto (N02).

In sintesi, 18 città sulle 98 monitorate, hanno superato gli attuali limiti normativi per gli sforamenti di PM10 (35 giorni all’anno con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi/metro cubo). Erano state 29 le città fuorilegge nel 2022 e 31 nel 2021.

 In testa alla classifica delle città c’è Frosinone (con la centralina di Frosinone Scalo) con 70 giorni di sforamento, il doppio rispetto ai valori ammessi, seguita da Torino (Grassi) con 66, Treviso (strada S. Agnese) 63 e Mantova (via Ariosto), Padova (Arcella) e Venezia (via Beccaria) con 62. 

Anche le tre città venete, Rovigo (Centro), Verona (B.go Milano), e Vicenza (Ferrovieri), superano i 50 giorni, rispettivamente 55, 55 e 53. Milano (Senato) registra 49 giorni,  appunto Asti (Baussano) 47, Cremona (P.zza Cadorna) 46, Lodi (V.le Vignati) 43, Brescia (Villaggio Sereno) e Monza (via Machiavelli) 40. Chiudono la lista Alessandria (D’Annunzio) con 39, Napoli (Ospedale Pellerini) e Ferrara (Isonzo) con 36. 

Legambiente: "La salute dei cittadini è a rischio"

“Un anno di poche luci e molte ombre. La salute dei cittadini è a rischio, Governo, Regioni e Comuni devono accelerare - questo il commento di Legambiente sui dati - Per ottenere aria pulita, bisogna ripensare subito la mobilità urbana, implementando zone a basse e zero emissioni, ridisegnando lo spazio pubblico urbano con Città a 30 km/h e strade scolastiche, investendo massicciamente nel trasporto pubblico locale, nell’ampliamento di reti ciclo-pedonali e nell’elettrificazione di tutti i veicoli. Indispensabile agire sinergicamente anche sulle altre fonti di inquinamento, come il riscaldamento domestico e l’agricoltura” .

Files:
 Report Malaria-2024 (1.7 MB)

Alessandro Franco

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