Politica - 15 febbraio 2024, 14:16

Il corso di politica all'università di Asti finisce al centro delle polemiche. Pd e Malandrone: " Dopo la Rai, Astiss?"

Il consigliere comunale di Ambiente Asti protesta contro il corso di formazione, criticato per la sua vicinanza a Fratelli d'Italia. Il Pd: "L’università quale spazio aperto e plurale, viene così “occupato” da una iniziativa di partito"

Il corso di politica all'università di Asti finisce al centro delle polemiche. Pd e Malandrone: " Dopo la Rai, Astiss?"

Il consigliere comunale di Ambiente Asti, Mario Malandrone ha espresso la sua protesta e la propria  preoccupazione  contro un corso di formazione politica promosso dall’Istituto Stato e Partecipazione (leggi QUI) Il corso, aperto ai giovani tra i 16 e i 25 anni, è stato criticato per la sua chiara vicinanza ai Fratelli d’Italia.

Malandrone ha sollevato la questione: “Quando è l’ultima volta che una università ha ospitato un corso di formazione politica di un partito italiano?”. Ha sottolineato che, sebbene l’Uniastiss non sia un’università, ma un consorzio di soggetti territoriali, "il corso sembra essere chiaramente orientato verso i Fratelli d’Italia".

"Nonostante non ci sia un logo di un partito, è un segreto di Pulcinella che due dei relatori sono politici locali vicini ai Fratelli d’Italia e gli altri sono onorevoli di Fratelli d’Italia". Tra i relatori citati da Malandrone ci sono Fabrizio Comba, Marcello Coppo e Alessandro Amorese, tutti noti per la loro affiliazione ai Fratelli d’Italia.

"Sembra si assista ad unì ossessione per l’egemonia culturale che sembra aver invaso non solo la Rai e i musei, ma ora anche le università - sottolinea in una nota molto critica - Tuttavia il problema non è tanto che i Fratelli d’Italia invadano spazi di conoscenza e formazione, quanto piuttosto chi concede loro queste opportunità."

Ha ricordato che due anni fa, la richiesta di un giornale locale di organizzare un dibattito tra i candidati sindaci fu rifiutata con la scusa che Astiss non ospitava iniziative politiche. Ora si chiede: “Cosa è cambiato?”.

Malandrone ha concluso la sua protesta sottolineando che "a memoria, né un’adunata politica-partitica in Astiss né una formazione politica partitica in nessuna realtà formativa, educativa, scolastica e di istruzione si erano mai viste prima".

 Il Pd: Fratelli d'Italia occupa "l'università"

"Da alcune ore, con tanto di sponsorizzazione pagata, gira sui social l’annuncio che dal 24 febbraio l' “Istituto Stato e partecipazione” inizierà ad Asti una scuola di formazione politica - scrive in una nota il Pd a firma dei consiglieri Michele Miravalle, Luciano Sutera, Maria Ferlisi e Roberto Vercelli  - Tra i relatori della prima lezione esclusivamente politici e amministratori legati a Fratelli d’Italia, compreso il deputato astigiano di Fratelli d’Italia, Marcello Coppo e la probabile candidata al consiglio regionale Anna Macchia, sindaca di Villafranca.

Basta una rapida ricerca sul web per capire che l’organizzatore del corso è legato a doppio filo con Fratelli d’Italia e ha tra i consiglieri scientifici Caio Mussolini, pronipote del duce.

Il problema non è che un partito faccia formazione politica ai suoi militanti, tutt’altro, il problema è il luogo dove avverrà il corso: la sede dell’Università astigiana, il polo Astiss in Piazza De Andrè.

L’università quale spazio aperto e plurale, viene così “occupato” da una iniziativa di partito. Non si ricordano precedenti in nessun ateneo pubblico italiano. Chissà se la decisione è stata discussa dagli organi dei Astiss, dove siedono anche i rappresentanti degli Enti pubblici, compreso il Comune di Asti.

Chissà se sono state avvisate le Università di Torino e del Piemonte Orientale che utilizzano Astiss come loro sede distaccata. Chissà se i locali vengono concessi a titolo gratuito o è stato (almeno) pagato un affitto. Domande che attendono risposta. L’unica certezza è che invece di preoccuparsi di come rilanciare Astiss, il presidente Mario Sacco e i suoi consiglieri preferiscono "ingraziarsi" il partito di maggioranza. Asti merita decisamente di meglio"

Redazione


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