Attualità - 29 febbraio 2024, 15:51

Querelle mercato, la Fiva: "Conosciamo la piazza di Asti, dobbiamo adeguarci per le nuove esigenze dei clienti"

Replica anche Raffaela Gigliodoro: " Le proteste possono andare avanti all'infinito ma ormai il dado è tratto: noi siamo lavoratori da generazioni e vogliamo il meglio per tutte le 230 aziende presenti ad Asti"

Querelle mercato, la Fiva: "Conosciamo la piazza di Asti, dobbiamo adeguarci per le nuove esigenze dei clienti"

Duro botta a risposta tra il Goia e la Fiva (leggi QUI) sulla questione del mercato di Asti. Al segretario nazionale Giancarlo Nardozzi hanno replicato sia il vicepresidente Elvio Ferrero  che - a titolo personale - Raffaela Gigliodoro. 

"In qualità di vicepresidente Fiva Confcommercio di Asti e di ambulante vorrei rimarcare, che io come gli altri colleghi operatori - spiega Elvio Ferrero -  conosciamo questo mercato e le relative evoluzioni in termini economico commerciali avvenute nel corso degli anni. Un tempo, il mercato su Piazza Alfieri, poteva ed era considerato tra i mercati più fiorenti della provincia e del Piemonte, ma oggi dobbiamo ,come già più volte sottolineato, adeguarci alle nuove esigenze della clientela potenziale in termini di qualità ed offerta e compattare l’area mercatale in una unica e strutturata come quella di Piazza Campo del Palio.

Riteniamo e ribadiamo come di conoscere le dinamiche commerciali della piazza di Asti ,infatti, senza fare polemica alcuna abbiamo optato per un confronto costruttivo e produttivo con le istituzioni locali le altre associazioni di categoria e l’amministrazione stessa. Questo è l’approccio di Fiva Confcommercio. Noi siamo per una rigenerazione e riqualificazione dell’area mercatale in Piazza Campo del Palio che agevolerebbe noi stessi ambulanti, il commercio fisso e la città".

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“Io  - spiega la Gigliodoro, che interviene a titolo personale - al suo posto (di Nardozzi ndr) non mi permetterei di pontificare su decisioni prese da un’Amministrazione e dalle associazioni di categoria che conoscono le dinamiche commerciali di questa città. 

Inoltre, terrei a precisare che in riferimento agli insulti, questi sono stati reciproci, ma noi non ci siamo mai permessi di minacciare, per non parlare delle varie discriminazioni fatte da una commissione mercatale che non svolge bene il suo lavoro nei confronti dei colleghi: non a caso, non viene ascoltata da chi conta!

Ci vuole chiarezza, verità e pulizia nel pensiero, non iniziative personali escludendo a priori chi non la pensa come il Goia, per mettere in risalto un’associazione che non ci appartiene e che sul nostro territorio non è conosciuta”.

“Potete andare avanti all’infinito – continua - ma ormai il dado è tratto: noi siamo lavoratori da generazioni e non i vostri burattini. La Fiva vuole il meglio per tutte le 230 aziende presenti sul mercato di Asti e non solo per alcuni ambulanti di Piazza Alfieri e Libertà. Non vogliamo trascinare un mercato ormai al collasso, ma rivivere la gioia di andare a fare i nostri banchi con serenità e profitto.  Non ci facciamo manovrare da nessuno di voi e ringraziamo di avere delle concessioni che potranno avere di nuovo un loro valore. Questo modo di agire da parte vostra non ci appartiene perché va contro la categoria e noi non ci stiamo. Ringrazio Nardozzi per aver insegnato l’egoismo e la pochezza ai suoi discepoli:  vedesi la bara esposta alla manifestazione, deridendo la preghiera e la religione”

Redazione

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