Da quando vivo nell’Astigiano, dal 2003 per esattezza, ho sempre avuto cani. Cani arrivati fino a quattro, nel vantaggio non da poco di stare in campagna, prima a Mombarone e poi a Belveglio. Quattro cani che ci hanno accompagnato, chi più e chi meno, per oltre tre lustri. Pezzi di vita in un bel pezzo di vita che sono ora immagini, ricordi e aneddoti. Con mia moglie ci siamo presi un periodo sabbatico, che mi sa stia per terminare. Non a caso il tema odierno di Vacanze.
Scott, fiera mistura tra un cane da caccia e un labrador, nero con macchie bianche al petto e sulle zampe, arrivava dal Canile Municipale di Asti, così come Calimba, una molla a forma di pastore belga e Molli, piccola quasi volpino con veramente poca consapevolezza di dimensione, autoritaria e seguitissima capo branco. Tre cani da canile che si è faticato qualche mese a riportare a serenità e vivacità, ma poi...A loro si era unita Ella, la mia bimba, labrador color miele, presa, quando solo di cinque mesi, in un piccolo allevamento nei dintorni di Costigliole d’Asti. Una dolcezza unica, ma dall’infimo QI canino. La lesmaniosi me l’ha portata via a soli sette anni.
In dirittura di rifarci, prima di tutto un cane rinchiuso in canile. Un cane a cui ridare vita. Poi un giro tra allevamenti per scegliere un suo, e nostro, compagno di avventure. Tra i tanti in provincia ne sceglierei tre che diventano itinerario assai particolare nel Nord Astigiano. Tre per razze trattate che, capite un po’ di più al netto dell’estetica, mi sembrano di cani con cui si possano vivere altre emozioni e piaceri.
Comincerei allora a Ferrere per ritrovare la vivacità attenta ed educata di Calimba in un border collie dell’Allevamento Gingerbell. Poi a Valfenera tra gli irish soft coated wheaten terrier dell’Allevamento Legally Blond, razza poco conosciuta in Italia che, come valore aggiunto, ha la caratteristica di non essere soggetta a muta periodica del manto, quindi niente peli in giro come per quelli della Molli. Chiuderei nei dintorni di Aramengo con i dogo argentino dell’Allevamento del Pirata Valente, per provare la calda fisicità di un signor molossoide, tollerante, affettuoso e leale. Scelta sicuramente difficile, tanto quanto sicuramente piacevole la gita.