Attualità - 07 marzo 2024, 12:04

Continua la raccolta firme contro la nuova modalità di raccolta differenziata

L'ex consigliere Spata, referente dell'iniziativa per il quartiere San Fedele, ha fatto il punto della situazione

Giorgio Spata (ph. Merfephoto - Efrem Zanchettin)

Giorgio Spata (ph. Merfephoto - Efrem Zanchettin)

Continua - nel quartiere San Fedele, ma con estensione anche alle restanti zone pilota - la raccolta firme in opposizione al nuovo sistema di raccolta rifiuti, che nel corso delle settimane ha destato le perplessità di numerosi utenti.

In mattinata Giorgio Spata, ex consigliere comunale M5S e esponente del comitato di quartiere, ha convocato una conferenza stampa per fare il punto sulla raccolta firme, che proseguirà ancora per un paio di mesi presso la sede del Comitato.

“Tantissimi cittadini mi hanno chiesto di occuparmi del problema - ha spiegato - Ad oggi abbiano raccolto circa 200 firme, in rappresentanza di altrettanti nuclei familiari, soprattutto di San Fedele ma anche dei corsi Savona e Alba

“Quello che vorremo capire in primis è perché sia stata cambiato un sistema di raccolta che funzionava perfettamente. Tanto chi non pagava la TARI prima continuerà a non farlo, non avendo la tessera, con l’aggravante che spesso chi arriva per conferire i rifiuti trova i cassonetti pieni e li lascia per terra, così finisce che tocca all’operatore Asp gettarli nel cassone facendo finire il tutto nel misto”.

Una situazione che, secondo la lettura che ne dà Spata, non potrà che peggiorare quando il sistema di raccolta verrà esteso a tutta la città: “Se già ora c’è il problema dei rifiuti lasciati a terra nelle zone pilota, cosa succederà quando si moltiplicherà in tutta Asti? Inoltre, considerando che siamo in una fase sperimentale, quanto deve durare ancora prima che ammettano che non ha funzionato?

“Il sistema non può funzionare - ha aggiunto Spata - anche perché i cassonetti sono mal posizionati, anche in curva o sulle fermate dei bus, e inoltre la città non è strutturalmente adeguata per il passaggio dei grossi camion di raccolta. Senza contare il fatto che, trovandosi anche a 150-200 metri da alcuni palazzi, anziani e disabili sono fortemente penalizzati. Che ne pensa l’assessore ai Servizi Sociali Eleonora Zollo?

L’ex consigliere rigetta anche l’ipotesi che, grazie alla nuova raccolta, possa diminuire il costo della TARI: “Dal 2004, quando è stato introdotto il sistema di raccolta differenziata, non è mai calata - ha argomentato - e credo continuerà a non farlo. Ma, ponendo che effettivamente il cala sia reale, se ne vedranno gli effetti nell’arco di 2-3 anni e credo i cittadini non se ne renderanno neppure conto. Mentre è evidente l’ingente spesa, circa 6,5 milioni di euro, necessaria per adottare questo sistema che porta benefici esclusivamente ad Asp”.

Azienda che, come noto, vede la quota maggioritaria controllata dal Comune: “Parliamo quindi di cosa pubblica - ha concluso - gli amministratori sono stati scelti dai cittadini mediante il voto, non possono ignorare le legittime rimostranze".

 

Gabriele Massaro

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