Le donne del vino sono tante e tante sono associate in Le Donne del Vino. In Piemonte sono oltre centoventi, per lo più produttrici: figlie, sorelle e mogli che oggi sono ai vertici delle loro aziende. Imprenditrici che quest’anno celebrano il loro amore per la terra, l’interesse nella salvaguardia del paesaggio vitivinicolo e del patrimonio culturale con Donne Vino Cultura, tema caratterizzante l’attività associativa e non solo. Tema raffigurato da una donna elegante, raffinata e saggia che sorregge, sostiene e crea cultura territoriale. Donne diventate protagoniste conferendo al settore il valore aggiunto dell’accoglienza e del marketing. Un valore che si può trovare dal packaging a una visione diversa dell’enoturismo, fino alla grande attenzione ai vitigni autoctoni nella ricerca di storie distintive e commercialmente forti. Signore del vino ben presenti anche nell’Astigiano. Ne ho scelte quattro in quattro posti bellissimi a comporre un affascinante itinerario nel vino al femminile.
Comincerei da Castelnuovo Don Bosco e da Albugnano, terre di Santi e luoghi di festa della natura, con un’armonia unica tra boschi e vigneti. Luoghi di cultura dove il Romanico Astigiano la fa da padrone e la sontuosa Canonica di Vezzolano si confronta con l’abbondanza del Santuario di Don Bosco. Due luoghi vicinissimi, da girare in lungo e in largo, cominciando da vigne, cantine e vini di Tenuta Tamburin, a Castelnuovo Don Bosco, regno di Valeria Gaidano che, dal giugno 2022, è anche presidente dell’Associazione Albugnano 549.
Poco più di una trentina di chilometri ed eccoci a Cisterna d’Asti, tipico esempio di antico borgo Astigiano dove non può mancare un castello. Qui è un'imponente struttura fortificata, già citata in un documento del 911, che custodisce al suo interno una grande cisterna, da cui il nome del paese. Dal 1980 ospita il Museo Arti e Mestieri di un tempo: interessante e curata collezione di oltre 4.000 oggetti a raccontare cultura artigiana e contadina tra Seicento e Novecento. Borgo da visitare dopo una Wine Experience da Alessandra Bodda nella sua Tenuta La Pergola.
Terza meta d’itinerario è Costigliole d’Asti, spettacolare borgo super e pluri castellato, con il miglior panorama sull’Astigiano dal mitico Bricco Lù. Luoghi che fanno sognare come una bottiglia di Cascina Castlèt, frutto del pensiero e del continuo impegno di Mariuccia Borio, maestra di innovazione, etica e cultura territoriale.
Ancora pochi chilometri ed ecco Rocchetta Tanaro, antico borgo sulle sponde del nostro grande fiume. Borgo circondato dagli spettacolari boschi del Parco Naturale omonimo, arricchito dal Faggio Emilio, albero ultra-secolare con un diametro della chioma intorno ai 20 metri. E poi una lunga degustazione in cantina da Braida, o ancor meglio nel loro Wine Resort, per conoscerne l’importante storia, raccontata da Raffaella Bologna nella bella evidenza di quanto porti nei geni e nei gesti il patrimonio di una eccezionale famiglia del vino italiano.