Quattro quadri, dove vengono messe in evidenza non solo discriminazioni ma anche situazione di emarginazione.
Dalle mura di casa alle scuola, la violenza e la discriminazione non nasce all' improvviso, ma goccia dopo goccia, da piccoli soprusi ed umiliazioni domestiche.
Come ogni 8 marzo, il Comitato per le Pari Opportunità presso l’Ordine degli Avvocati di Asti ha organizzato un momento di riflessione e intrattenimento nella piazzetta antistante l'ingresso del Palazzo di Giustizia di Asti in occasione della Giornata Internazionale per i diritti delle donne, in collaborazione con la Scuola Secondaria di primo grado "Goltieri" di Asti e l’Ordine medesimo. Ad aprire lo spettacolo, i saluti del Procuratore Biagio Mazzeo, del presidente del tribunale di Asti Paolo Rampini, così come la presidente del Comitato Pari Opportunità Barbara Odarda.
Quest'anno gli Studenti delle classi terze sono stati coinvolti non solo nelle musiche, ma anche in una recitazione/lettura in prima persona di passi del nuovo brano scritto dall'avvocata Cristina Preti, componente del Cpo.
Partendo dalla panchina rossa, simbolo della violenza contro le donne, quest' anno lo sguardo si allarga. La panchina diventa un punto di vista privilegiato per osservare il mondo, le persone, la vita ordinaria che ci scorre davanti come le sequenze di un film.
Un mondo che si compone di tante piccole violenze quotidiane, fatte di battute tra compagni di classe, colloqui di lavoro, discussioni in famiglia prima delle cena. Perché è proprio in questi ambiti che sgorga la "banalità del male" domestico.
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