Cronaca - 08 marzo 2024, 12:46

Oltre 14 aggressioni al personale sanitario, aumenta la sicurezza al Pronto Soccorso [VIDEOINTERVISTA]

Raddoppierà la presenza delle guardie giurate e ci sarà un passaggio frequente da parte di Polizia e Carabinieri

Un fenomeno sempre più preoccupante, che spesso tiene banco sulle cronache dei giornali. È quello delle aggressioni al personale sanitario, soprattutto al Pronto Soccorso.

Oggi in occasione dell' inaugurazione della panchina rossa in cardiologia, è stato fatto il punto su questa problematica, in una conferenza stampa congiunta tra i vertici della sicurezza e quelli dell' Asl.

"Quello che vogliamo fare oggi è anticipare la Giornata Internazionale degli operatori sanitari, che si terrà il 12 marzo. Abbiamo avuto 14 aggressioni (da inizio 2023, anche se i sindacati denunciano molti episodi, meno gravi, spesso quotidiani ndr), 13 rivolti verso personale sanitario donna" spiega il direttore Francesco Arena "Le iniziative sono state prese sia con progetti di carattere operativo che strutturale e in concerto con le organizzazioni sindacali".

"Testimonio la forte preoccupazione per i crescenti episodi di aggressione ospedaliera - ha spiegato Roberta Bertone della RSU dell' Asl di Asti - in più di sette casi le vittime sono donne. Tra le professioni più colpite ci sono gli infermieri: le aggressioni sono aumentate dopo il biennio del covid. Quello che ci colpisce è che quello che ci aggrediscono spesso sono proprio coloro che ci chiedono aiuto".

 

 

Più guardie giurate e porte che non permetteranno afflussi massicci di persone

Ci sarà un affiancamento di un' ulteriore guardia giurata (al più tardi dal primo di aprile ndr) - oltre a quella già presente - nelle ore notturne per contrastare le azioni di violenza all' interno del pronto soccorso. Il comitato di ordine e sicurezza pubblica ha deliberato inoltre anche un aumento dei passaggi alternati, circa uno all' ora, da parte di Polizia e Carabinieri all' interno del pronto soccorso, soprattutto di notte.

Verranno temporizzate le porte del pronto soccorso, sia dall'interno del nosocomio che dall' accettazione. Si potrà insomma, accedere solo tramite citofono e apertura delle porte da parte di un operatore. "Lo sforzo è quello di limitare il più possibile gli accessi incondizionati soprattutto nella fase post triage'

"Questo è un problema che si è acuito maggiormente durante la pandemia - rimarca il prefetto, Claudio Ventrice - oggi facciamo un investimento ma il mondo è cambiato. Dall' 11 settembre 2001 la sicurezza 0 non esiste più. Purtroppo oggi ci troviamo con gli organici di tutti gli Enti a ranghi ridotti e non permettono di assicurare tutti i servizi che dobbiamo garantire. Dobbiamo cercare di ricorrere alla sicurezza partecipata e ai sistemi di vigilanza".

"Anche la Polizia di Stato farà la sua parte - aggiunge il Questore Marina Di Donato - in collaborazione con l'Arma dei Carabinieri ci sarà una maggiore presenza di forze dell' ordine all' interno della struttura".

 

Alessandro Franco

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