La Valle Belbo vuole servizi più efficienti e di qualità.
Richieste più che legittime da parte del Comitato Art 32 Valle Belbo che si è presentato nei giorni scorsi in biblioteca a Calamandrana.
Il Comitato è guidato da Maurizio Carcione, già sindaco di Nizza, che ha evidenziato le ragioni che hanno ispirato l'iniziativa, gli obiettivi che si intendono raggiungere e strumenti individuati per migliorare l'offerta sanitaria in Valle Belbo.
Sanità infatti al centro delle riflessioni: "Il miglior funzionamento della sanità del Sud Astigiano, spiega Carcione, fa bene a tutta la provincia, contribuendo a sgravare l'ospedale di Asti dei casi meno gravi, il Comitato intende elaborare una prima serie di proposte su: PPI di Nizza, attività ambulatoriali, futuro Presidio della Valle Belbo. L'approccio a tali argomenti avverrà con spirito costruttivo e propositivo, a beneficio dei cittadini della Valle Belbo e, in definitiva dell'intera provincia".
Al Comitato, fino ad ora, hanno aderito 12 associazioni del territorio oltre a 2 organizzazioni sindacali, ma, rimarca Carcione "Sarà possibile aderire in qualsiasi momento, anche a titolo personale". Nel gruppo anche medici ed esperti che hanno ricordato che "in zone come queste, a vocazione prevalentemente agricola, ci sono diversi incidenti sul lavoro".
Trattato anche il tema dell'oculistica, una volta presente a Nizza e molto rimpianta per la qualità del servizio.
E il Valle Belbo? I lavori si dovrebbero completare entro tre anni, come presidio sanitario collegato al Cardinal Massaia. Nelle intenzioni del Comitato istituire un tavolo tecnico per confronti con istituzioni e Asl e saranno organizzati punti informativi per raccogliere suggerimenti e criticità.