"Quale sarà la mano che ti accende e ti spegne ... ho visto Nina volare tra le corde dell’altalena. Un giorno la prenderò come fa il vento alla schiena e se lo sa mio padre dovrò cambiar paese... ", cantava Fabrizio De Andrè, genio musicale andato via troppo presto lasciando orfani della sua poesia generazioni intere.
Non tutti sanno (anche se se ne è parlato molto) che la Nina di "Ho visto Nina volare" , si chiama Nina Manfieri ed è di Revignano d'Asti dove, alla Cascina dell'orto, De Andrè visse per alcuni anni (dal 1942 al 1950). Era infatti tra gli sfollati perché il padre, professore, era ricercato dai fascisti per aver dato rifugio ad alcuni ebrei nella sua scuola.
Nina ieri ha compiuto 84 anni e la pagina Facebook Faber nostrum, facendole gli auguri, ha raccontato la storia.
"Io, Mauro (il fratello maggiore di De Andrè) e Fabrizio - ha raccontato Nina a Faber nostrum - eravamo gli unici bambini, quindi fu naturale diventare compagni di giochi. Ben presto rimanemmo solo io e Bicio – così lo chiamavamo tutti. Suo fratello era più grande, molto riservato e solitario, noi invece eravamo due zingarelli scalmanati che passavano le giornate all’aria aperta a correre tra i campi, a fare scherzi, a giocare con gli animali, e ad andare sull’altalena: era il nostro gioco di ogni giorno, d’estate".
Un'infanzia felice che ha permesso a De Andrè di scoprire la sua inclinazione per la natura e l'amore per gli animali. I bambini giocano, scoprono e nelle parole del futuro cantautore anche l'amore e la bellezza del ricordo di Nina sull'altalena. Nina che è rimasta sempre alla ormai famosa Cascina dell'orto, Nina che si è sposata, ha avuto due figli e per tanti anni segue la vita del famoso "amichetto", pensando che lui l'avesse dimenticata, fino al giorno in cui il marito, il 20 settembre 1997 le dice "C'è De Andrè alla porta".
"Fabrizio era lì, quarant’anni dopo - racconta Nina a Faber nostrum -. L’idea che mi ero fatta di lui negli anni era che, diventato una celebrità, un personaggio famoso, fosse cambiato, fosse diventato un signore sofisticato, ed invece l’uomo che mi trovai davanti era la persona più semplice e alla mano che potessi immaginare. Tornammo indietro nel tempo, a quei due bambini che non ci avevano mai abbandonato ed erano rimasti dentro di noi in attesa del giorno in cui ci saremmo rivisti. Fabrizio volle rivedere i nostri luoghi, la casa dove era cresciuto, il portico, la sorgente e il pozzetto delle salamandre dove da bambini passavamo le ore ed i pomeriggi interi, per poi tornare a casa con l’acqua fresca per le nostre famiglie.
Pura magia l'incontro di un uomo famoso con tanti dolori e avventure alle spalle, con l'amichetta d'infanzia e i luoghi che mai aveva dimenticato. "Ti ho ricordata in una canzone", le disse prima di andarsene , cosa che le aveva anticipato il figlio qualche tempo prima (la canzone è del '96). Ascoltandola e vedendo il videoclip, aveva capito che era dedicata alla madre.
Pochi mesi dopo la sua visita a Revignano De Andrè, morì.
Tanti auguri di buon compleanno a Nina Manfieri anche dalla nostra redazione.