Cultura e tempo libero - 14 marzo 2024, 12:19

Se Asti piange, Alba non ride: sarà L'Aquila Capitale della Cultura 2026

Lo scorso anno la delusione per la nostra città, che ha visto mancare il titolo a favore di Agrigento

La basilica di Collemaggio, L'Aquila

La basilica di Collemaggio, L'Aquila

Sembrava che il destino potesse arridere ai cugini albesi, anche loro quest'anno in lizza per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026, e invece anche loro sono rimasti beffati sul finale. 

L'Aquila, infatti,  sarà la capitale italiana della cultura nel 2026. L'annuncio è arrivato poco fa dal ministro Gennaro Sangiuliano nel giorno della proclamazione della città vincitrice scelta da una giuria presieduta da Davide Desario, direttore di Adnkronos. Alba, Agnone, Gaeta, Latina, Lucera, Rimini, Maratea, Treviso e l'Unione dei Comuni Valdichiana Siena le finaliste battute.

 Una sorte che accomuna, appunto, Alba ad Asti, sconfitta lo scorso anno in favore di Agrigento (leggi QUI).

 Una delusione che l'assessore alla Cultura di Asti, Paride Candelaresi, ben conosce avendo profuso tantissime energie per la corsa di Asti nel 2023: a margine di una conferenza stampa ha commentato la notizia: "Esprimo tutta la mia solidarietà ad Alba che non diventa Capitale della Cultura 2026. Tutta la mia vicinanza va ai colleghi che ci hanno lavorato, associazioni e istituzioni, perché so quanto impegno e risorse ci vadano per una corsa come questa. L’Aquila è quindi la città prescelta per il 2026. In bocca al lupo ". 

 Delusione anche da parte del sindaco di Alba, Carlo Bo (leggi QUI) :"Per Alba Bra Langhe e Roero non è un percorso che si conclude, ma una strada che continua. Il progetto di candidatura ci ha permesso di concentrare l’attenzione su tante potenzialità ancora inespresse che vogliamo poter realizzare al di là del riconoscimento". 

Rasero: "Ancora una volta questo territorio non è stato premiato"

Il Sindaco di Asti Maurizio Rasero, appresa la notizia della proclamazione della città de L’Aquila a Capitale Italiana della Cultura 2026, pur complimentandosi con i vincitori e con tutti i finalisti, esprime grande dispiacere per il fatto che, ancora una volta, questo territorio non sia stato premiato.

"La vittoria di Alba sarebbe stata importante perché i nostri territori ormai sono un tutt’uno e, così come, quando vengono realizzate iniziative ad Asti ne beneficia l’intero territorio di Langhe, Monferrato e Roero, o come quando nel periodo in cui si svolge la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba, ci sono importanti ricadute economiche sull’astigiano, il riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura 2026 ad Alba avrebbe sicuramente giovato anche alla nostra provincia. Alba avrebbe avuto tutto il diritto di ottenere questo riconoscimento proprio come Asti lo aveva nella passata edizione, ma a volte, logiche più grandi di noi, impediscono la concretizzazione dei sogni.

Ritengo, in ogni caso, che Asti ed Alba non debbano gettare la spugna ed abbandonare l’idea che un riconoscimento di questa portata possa finalmente premiare questo territorio. Fondamentale è quindi la sinergia che Asti ed Alba e la loro terra devono mettere in atto nel prossimo futuro, coinvolgendo il più possibile tutte le realtà già coinvolte nei due dossier ed allargando ad ulteriori soggetti che potrebbero apportare un valore aggiunto.

Sono sicuro che lavorando sin da ora insieme potremo realizzare un dossier ancora più importante e prestigioso che ci permetterà il prima possibile di raggiungere l’obiettivo".

Alessandro Franco

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