In Piemonte nel 2023 è migliorata la qualità dell'aria. Le concentrazioni di particolato PM10 e PM 2.5, di biossido di azoto e di ozono registrate sono state in media più basse. La motivazione?
Vento e meno nebbia
L'anno scorso nella nostra regione si è verificata una riduzione dei giorni di nebbia e un aumento degli episodi di Fohen (92 giorni, il numero più alto dal 2000) rispetto alla media degli ultimi vent'anni, che hanno contribuito a creare condizioni favorevoli alla dispersione di inquinanti. L'aria che abbiamo respirato in sintesi è stata più pulita, nonostante sia piovuto poco.
Andando a guardare piu nel dettaglio i dati regionali, diffusi questa mattina da Arpa in occasione della presentazione della qualità dell'aria 2023, i livelli più alti di PM10 e PM 2.5 si registrano ovviamente a Torino. Con il picco di 66 sforamenti registrato nella stazione di traffico urbano di Torino-Grassi (erano 98 nel 2022).
Sempre all'interno della Città Metropolitana dato positivo per le stazioni "rurali" di Baldissera-Parco (0 superamenti) e Druento-la Mandria (6 superamento). Bene anche a Leinì (ACEA) - Grande Torino ha misurato solo 17 sforamenti, in netto calo rispetto ai 33 del 2022.
Gli sforamenti di Asti
Anche ad Asti migliora la qualità dell'aria, anche se si conferma critica la stazione urbana di Baussano, con 47 giorni di mancato rispetto dei limiti: nel 2022 erano stati 79.La Granda
Nel Cuneese nessuna stazione ha superato il limite e quella di fondo urbano di Cavallermaggiore-Galilei, che l'anno scorso era la peggiore con 40 superamenti, nel 2023 ne ha misurati solo 18.Per quanto riguarda il biossido d'azoto, il valore è stato rispettato ovunque tranne nella stazione di Torino-Rebaudengo, dove comunque si registrano degli miglioramenti rispetto agli anni precedenti. Meglio anche i dati relativi all'ozono, di cui si misura una riduzione delle concentrazioni.
I commenti
"È importante proseguire - ha sottolineato Secondo Barbero, direttore generale di Arpa Piemonte - sulla strada delle misure per ridurre gli inquinanti, anche alla luce delle indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che tengono conto non solo della concentrazioni di polvere sottili, ma anche della composizione chimica".E sulla procedura di infrazione aperta negli scorsi giorni dalla Commissione UE contro l'Italia sulla qualità dell'aria, il Ministro all'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha osservato: "All'Europa non chiediamo sconti, ma di tenere conto della specificità di singole realtà: alcune aree sono molto più vulnerabili di altre".
"Entro il 2025 - ha osservato l'assessore regionale all'Ambiente Matteo Marnati -dobbiamo rispettare assolutamente tutti i limiti: il tempo non basta, ma io sono fiducioso". "Stiamo mettendo a punto - ha aggiunto - alcune misure, ma dobbiamo salvaguardare anche l'impatto sociale. Prima di dare limitazioni al privato, il pubblico deve avere tutto a posto e non può sforare: dobbiamo dare il buon esempio".