Massimo Cotto ce lo aveva anticipato che le Cattedrali dell'Arte avrebbero dato vita a concerti ed eventi: "Gli spettacoli non potranno prevedere uno sbigliettamento perché si tratta di una struttura privata, ma si può pensare a qualcosa tipo aperitivo più concerto. Abbiamo una partnership con il festival UnoJazz&blues di Sanremo che dirigo e possiamo raddoppiare le forze e portare gli stessi musicisti".
E ora dal cappello magico escono i primi nomi che sono davvero di peso: Enrico Ruggeri (7 aprile), Jany McPherson (23 aprile), Motta (12 maggio), Ghemon (16 maggio), Simona Molinari (11 giugno) e Fabrizio Bosso (25 giugno).
Un luogo magico che racchiude (e, ricordiamo, svela al pubblico che può visitare su prenotazione) circa 35mila dischi, "ma - ricorda Cotto - ne stanno arrivando da fonti diverse, 160 quadri dipinti, 2000 libri di musica e spettacolo, memorabilia firmata dai grandi artisti della musica e del cinema. Ci sono 9 quadri di Giorgio Faletti e diversi altri. Non sono un collezionista, sono più un feticista, i musicisti non avevano capito che si poteva monetizzare la loro arte anche in tal senso e neppure io ero lungimirante, ero un gioco mio perché negato per ogni forma di arte ma mi piaceva raccogliere" e poi millecinquecento dischi donati dai New trolls, la chitarra di Vittorio de Scalzi, un sax e la giacca di scena di Gianni Basso, insomma un tempio della musica a due passi dal centro di Asti.
Non solo concerti
Non saranno solo dei semplici concerti quindi ma eventi nell'evento che la capienza limitata, renderà intimisti e preziosi, esperienziali e avvolgenti. "Enrico Ruggeri e Motta - spiega l'ufficio stampa - si racconteranno in parole e musica, Jany McPherson (straordinaria voce che abbiamo conosciuto in tour con John McLaughlin) si esibirà per piano e voce, Ghemon porterà in scena il suo acclamato spettacolo 'Una cosetta così' Simona Molinari arriverà in trio e Fabrizio Bosso con il suo Quartet".
"Non un museo - rimarca Cotto che vuole sottolineare la natura 'in divenire' del luogo' - ma un luogo che possa essere di tutti".
Massimo Cotto con Pippo Cornero, architetto astigiano che ha realizzato Le Cattedrali
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Le Cattedrali dell’Arte
Valleandona
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