Cultura e tempo libero - 02 aprile 2024, 13:09

Appuntamento conclusivo, allo Spazio Kor, per la stagione di "Music non stop"

Domenica 7 aprile, alle 19 e alle 19.45, andrà in scena “Trespass_ Tales of the Unexpected” con ideazione e regia di Marta Olivieri

Trepass (Ph. Giuseppe Follacchio)

Trepass (Ph. Giuseppe Follacchio)

Appuntamento conclusivo per “Music non stop”, la stagione dello Spazio Kor di Asti, con la direzione artistica di Chiara Bersani e Giulia Traversi, con un cartellone di performance di respiro europeo, con linguaggi differenti e una particolare attenzione all’accessibilità, tema centrale del lavoro di Spazio Kor che l’ha reso punto di riferimento a livello regionale e non solo.

Domenica 7 aprile alle 19 e alle 19.45 va in scena “Trespass_ Tales of the Unexpected” con ideazione e regia di Marta Olivieri. 

Trespass_Tales of the Unexpected prende in prestito la struttura di Trespass_Processing an emerging choreography, che è passato da Spazio Kor nel 2022, per generare una moltiplicazione percettiva. Pensando all’accessibilità come ad un’integrazione e un’amplificazione della ricezione, in questa versione il lavoro può essere visto e può essere ascoltato. Una coreografia e un racconto, entrambi creati nella loro estemporaneità. 

La moltiplicazione dell’accesso permette al lavoro di manifestarsi in forme plurime e comunicanti. La scelta di moltiplicare e di sovrapporre, due voci che narrano di un solo corpo, restituisce una complessità che Trespass desidera fare emergere. Il punto di vista non è univoco, è già spostato. Il fine è quello di portare una descrizione del reale e al tempo stesso una sua alterazione. L’intenzione è di generare una visione che esiste solo per quella coreografia e solo per quel racconto. Condurre chi osserva e chi ascolta a chiedersi cosa sia in realtà la narrazione se non una scusa per immaginare un altrove. 

Trespass_Tales of the Unexpected crea un racconto che è al contempo accessibile a un pubblico non vedente, ipovedente e vedente. Sovverte i piani di realtà, fantasia, potere e accesso. Da un punto di vista tecnico, amplifica le sensorialità percettive grazie a una spazializzazione sonora che restituisce un ambiente amniotico in cui voci, rumori, gestualità e musiche si fondono.

 

Marta Olivieri è autrice e performer. Con la sua ricerca desidera interrogare le infiltrazioni che muovono un corpo. Che cos’è la coreografia? Che punto di vista porta? Il corpo si muove tra visibile e invisibile, e tenta un continuo accadimento ai lati della struttura. La postura obliqua – tanto sulla scena, quanto nello sguardo del pubblico – è uno degli elementi chiave del suo lavoro, così come lo sono l’indagine sulla nostalgia, sull’incertezza e sulla sfasatura. Il filosofo Alva Noë scrive: “La coreografia è un allestimento, un modello di esposizione, una rappresentazione dell’essere umano attraverso il ballo e il movimento”. La pratica di ricerca indaga il corpo attraverso la somatica e l’anatomia esperienziale. L’ironia, la nostalgia e la discrepanza sono elementi che ritornano nell’immaginario, sono parole chiave che accompagnano e caratterizzano il percorso artistico. Il desiderio è di lavorare sempre più su una poetica dell’inclinazione: non essere in asse, non guardare né muoversi aspirando a una frontalità corrisponde a prendere un’altra postura nel mondo. Una postura che fa dell’obliquità e della sfasatura il suo nuovo, precario, mutevole asse.

"Il ritorno a Spazio Kor è una grande gioia per me e per tutto il gruppo di lavoro - ha affermato la Olivieri - L'incontro con Giuseppe Comuniello e Camilla Guarino è accaduto proprio ad Asti grazie all'invito di Chiara Bersani e Giulia Traversi. Il lavoro che porteremo quest'anno è una versione nata da questo incontro che ha generato pensiero, processo e ricerca. La riflessione che mi ha permesso di chiarificare e amplificare il lavoro è stata quella di non visualizzare l'audiodescrizione come un servizio ma come uno strumento, una materia tra le materie. Questo slittamento ha centrato il punto e ha generato una nuova fase per il progetto Trespass". 

"Spazio Kor ha permesso che questo avvenisse ponendo le basi per la riflessione e per l'incontro e non c'è nulla di più prezioso per un luogo dedicato alle arti perfomative e della scena - ha proseguito l'artista - Il lavoro che Associazione Craft sta facendo sulla accessibilità risponde a delle necessità specifiche e semplici ma non scontate, ovvero la possibilità di incontrare nuove formule per guardare il proprio lavoro e la possibilità di utilizzare strumenti che ne amplificano e moltiplicano l'aspetto percettivo". 

La durata complessiva delle due performance è di 90 minuti, con possibilità di entrare e uscire dallo spazio. Si potrà assistere a entrambe le performance con un solo biglietto. 

Lo spettacolo è accessibile a persone cieche, ipovedenti, neurodivergenti e con disabilità motoria. In particolare, sarà presente un’audiodescrizione poetica a cura di Camilla Guarino e Giuseppe Comuniello ed è previsto un incontro con Elia Covolan dedicato a persone con neurodivergenza (ore 18.30).

Biglietti: 10 euro; ridotto: 8 euro (tesserati Kor Card, abbonati Teatro Alfieri, tesserati Biblioteca Giorgio Faletti, under 25, over 60); ridotto gruppi: 5 euro (gruppi da 10 persone). Prevendite online su webtic.it e in biglietteria presso Spazio Kor, dal lunedì al venerdì con orario 10-13 e 15-18, e la sera dello spettacolo. Per prenotazioni e informazioni: info@spaziokor.it, 327/8447473 (whatsapp), online su www.allive.it
 

Sempre domenica 7 aprile, dalle 11 alle 13, a Spazio Kor si terrà un Laboratorio di Audiodescrizione Poetica, un workshop aperto a tutte e tutti per far conoscere le modalità in cui uno spettacolo può esser reso accessibile per le persone con disabilità visiva, sperimentando la pratica dell’audiodescrizione poetica tanto da un punto di vista teorico che pratico e drammaturgico. 

Giuseppe Comuniello e Camilla Guarino muovono dalla pratica dell’audiodescrizione come mezzo di accessibilità di spettacoli per un pubblico cieco e ipovedente, arrivando poi a concepirla come fonte primaria di creazione e ispirazione drammaturgica, in continua interazione con il lavoro artistico. L'iscrizione al workshop, riservata a un massimo di 20 partecipanti, è gratuita e va effettuata scrivendo a info@spaziokor.it o 327/8447473. Ultimi posti disponibili. 

Gli iscritti potranno prenotare un biglietto per lo spettacolo Trespass_Tales of the Unexpected al prezzo speciale di 5 euro. 

CS

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