Vacanze Astigiane - 11 aprile 2024, 18:00

Vacanze Astigiane a cena con Alione

Oggi vi invito ad Asti a degustare piatti cinquecenteschi, approfittandone per accennare qualcosa su vari riscontri d’arte e architettura rinascimentale in città

Spettacolare foto di Enzo Isaia del Compianto sul Cristo morto, esempio d'arte rinascimentale in Cattedrale ad Asti

Spettacolare foto di Enzo Isaia del Compianto sul Cristo morto, esempio d'arte rinascimentale in Cattedrale ad Asti

 

Comincio ricordando la cosa più urgente: prenotate. Prenotate un posto alla cena nella storia di Asti organizzata dalla Società di Studi Astesi. Evento allestito dalla Scuola Alberghiera di Asti e ospitato nei suoi saloni di via Asinari: A tavola con Alione”. Appuntamento fissato per venerdì 19 aprile, ma da prenotare entro la sera di domenica prossima, 14 aprile, telefonando al 347 8901879 o al 338 2054575. Nell’occasione saranno proposte pietanze tipiche dei primissimi anni del Cinquecento. Piatti nominati spesso nelle commedie e nelle farse di Giovan Giorgio Alione, arguto scrittore astigiano. Giocondo poeta rinascimentale, vissuto ad Asti nei movimentati anni tra XV e XVI secolo. Fu autore teatrale, esponente di quella che viene definita letteratura maccheronica, capace di portare il teatro verso forme più popolari. Il suo nome e le sue opere non sono così conosciute al di fuori degli studiosi di teatro e per questo ben venga, ancor più, l’iniziativa.

Ben venga anche per ricordare che Asti, nonostante sia magnificamente invasa da Medioevo e punteggiata da signore chicche barocche, non manca di dire la sua per quanto ad arte e architettura rinascimentale. Sopra tutto, per le tante opere di quel grande di Gandolfino Roreto, sontuosamente sparse un po’ ovunque in città, a cominciare dalla Collegiata di San Secondo e in Cattedrale. E poi palazzi, visibilmente rinnovati tra Quattro e Cinquecento: il massiccio palazzo Malabayla, palazzo Verasis Asinari in via Natta, palazzo Falletti di via Giobert, l’affascinante loggiato di Palazzo Zoya o l’aspetto semplice e lineare di Palazzo Mazzola di fianco a Santa Maria Assunta. Tantissimo con cui affascinarsi, in attesa di abbinare cibo a cornici e colori, a fregi e mattoni.

Cibo preparato dai giovani dell’alberghiero, seguendo alla lettera le antiche ricette. Ricette di piatti dai sapori chiari e decisi, come si servivano nelle osterie di Asti ai tempi di Alione. Piatti di fascino e gusto come la fava menava, crema di fave montate con robiola e abbondantissime grattugiate di parmigiano, e come la tartrà, budino salato a base di uova, cipolla, latte e aromi. Piatti di sostanza come i maccheroni con ricotta ed erbe selvatiche e il galletto al vino rosso. A chiudere, bianco mangiare e vin cotto. Beh, viva allora il Cinquecento, viva Alione e viva gli organizzatori della cena. 

Davide Palazzetti


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