Cultura e tempo libero - 16 aprile 2024, 07:59

L’orma sonora di Asti nell’atlante digitale di Loquis

L’app di travel podcasting arricchisce la sua Factory di storie geolocalizzate con il canale “100 voci per 100 luoghi”, un progetto esteso a tutta l’Italia per la giornata internazionale della voce

L’orma sonora di Asti nell’atlante digitale di Loquis

«I viaggi sono una lente di ingrandimento puntata sulle radici dell’infanzia, nella città che ci dà i natali, come Asti ha fatto con Vittorio Alfieri, che partiva spesso ma soprattutto ritornava». All’ombra di una grande esperienza umana e letteraria, la voce di Sabrina confluisce nell’interminabile racconto orale della città, correndo tra le sue pagine e insieme rimanendo “sul posto”. I due fenomeni convivono infatti su Loquis, nelle storie raccontate da chi abita o attraversa un territorio e ne lascia orma sonora alla comunità degli altri viaggiatori.

In occasione della giornata internazionale della voce, l’app di travel podcast ideata da Bruno Pellegrini e fondata con Fabrizio Cialdea inaugura il canale “100 voci per 100 luoghi”: 100 nuovi podcast, uno per ogni capoluogo di provincia italiana, pubblicati in contemporanea per tracciare una nuova mappa di storie, tradizioni e curiosità. Ogni contributo è curato dai professionisti e professioniste della voce che fanno parte della Loquis Factory, un network appassionato e creativo per il podcasting autoriale di viaggio che espande i numerosi contenuti già offerti spontaneamente dagli utenti. Tra i vari contributi, l’atlante di luoghi parlanti ospita una sezione dedicata a Asti con affondi curati da Sabrina Rocchi.

Giovane studiosa di letteratura, per lei «Alfieri ci fa capire come un luogo possa essere amico, nemico, partenza, ritorno, amore nascente, amore che termina, infanzia, età adulta. Nonostante tutto, sarà determinante per quello che siamo destinati a diventare». Dalla chiesa del Carmine a quella di San Martino, emerge allora il repertorio di un’educazione sentimentale i cui pellegrinaggi tra Italia e Francia riportano sempre alla patria d’origine: Asti.

Rocchi tramanda così uno sguardo diverso sul cuore astigiano mostrando come l’anima di un luogo si nutra delle storie e delle vite di chi l’ha abitato, perché alla fine un territorio si possa davvero sentire: «Bisogna continuare a sentire i luoghi, perché attraverso i luoghi si sente sempre più di sé stessi. E per farlo occorre avere una scintilla che ci fa muovere, col corpo e con la mente», spiega, suggerendo di andare oltre l’idea del viaggio come bene di consumo e il relativo format della recensione geolocalizzata, per un incontro autentico con l’identità e la comunità cittadina. L’anima dei luoghi ha la voce delle persone.

Una voce in cerca di compagnia. All’insegna di un nuovo umanesimo digitale, Loquis invita tutti gli amanti dell’immenso patrimonio che precede e accompagna quello visibile, nelle storie di chi ha edificato parte dell’immaginario legato a un particolare luogo, a offrire la propria versione. Questo atlante sonoro ha infatti pagine infinite ancora da scrivere. Un’opportunità aperta a tutti i podcaster su Loquis per contribuire ad arricchire il racconto delle storie del mondo, per essere parte attiva di questa esperienza unica, contribuendo con il racconto dei propri luoghi a ispirare chi viaggia a riscoprire la bellezza del reale con occhi nuovi.


 

Redazione

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