Eventi - 20 aprile 2024, 18:58

La pizza napoletana e il burek balcanico: un incontro di sapori e tradizioni [INTERVISTA]

Presente oggi a impastare a Calamandrana le sue fenomenali pizze Luciano Sorbillo

Luciano Sorbillo e Zoranćo Zafirov coi rispettivi prodotti tipici

Luciano Sorbillo e Zoranćo Zafirov coi rispettivi prodotti tipici

Immaginate uno dei migliori pizzaioli d’Italia venire a Calamandrana a riempire i palati dei cittadini. Ebbene sì è successo. Verrebbe da chiedersi come mai un nome come Luciano Sorbillo sia associato a una cittadina così piccola e distante dalla sua terra natia, nonché patria della pizza: Napoli.

“Sono qui per una collaborazione che è nata 3 anni fa e di cui vado molto fiero, Molino Signetti penso sia l’unico molino che oggi a Napoli fa dei numeri importanti” ha dichiarato fiero Luciano.

La Molino Signetti è un’azienda di Calamandrana specializzata nella farina, con una storia ultra decennale: l’azienda infatti fu fondata nel lontanissimo 1949 da Gualtiero Signetti, seguita poi negli anni dell’innovazione con il figlio Ferruccio e la signora Primarosa. Oggi la storia continua con il lavoro dei nipoti Roberto ed Enrico per un’azienda storica, ma con gli occhi ben proiettati al futuro.

Ma come fa un napoletano a scegliere farina piemontese? “Perché sono attentissimi selezionatori di grano, di grandissima qualità e con grande lavorazione dietro. Parliamo di una struttura tecnologicamente avanzata che si concentra nella purezza del prodotto. Nelle mie pizze porto il pomodoro di San Marzano, mozzarella di bufala che rappresentano la Campania e, come farina, da quando l’ho scoperta, non smetto di usare la Molino Signetti, con questi ingredienti portiamo il Made in Italy.

Ma oggi, a rappresentare la qualità della farina della Molino Signetti non c’era solo Luciano. Ad affiancarlo c’era anche un’altra tradizione culinaria, neanche troppo lontana se si pensa che sta dall’altra parte dell’Adriatico, ma così diversa da quella napoletana: quella balcanica.

Oltre alle pizze infatti è stato servito anche il burek, una sfogliata salata che si prepara con una pasta sottile, farcita con ingredienti vari come formaggio, carne macinata, verdure o spinaci. La pasta viene arrotolata e cotta al forno fino a doratura, risultando in un piatto croccante, che seppur con semplici ingredienti, molto saporito.

A deliziare i partecipanti è stato Zoranćo Zafirov, detto Zoki, 59 anni, originario di Vinica (Macedonia) che lavora nel ristorante di famiglia Zaffiro a Canelli (Viale Risorgimento, 2). Zoki ha detto che di tutte le farine che ha provato la Molino Signetti è quella che più si avvicina a quella che usava nella sua panetteria in Macedonia.

Luciano si è dimostrato incredibilmente aperto alla cultura culinaria balcanica: la sfoglia infatti prevede estrema manualità per renderla sottile al millimetro. Osservando Zoki impastare infatti Luciano ha dichiarato “Ci vuole incredibile tecnica per preparare una sfoglia così sottile, che permette dopo la cottura in forno di avere un’insieme di piccolissimi strati croccanti ma che al taglio risultano estremamente morbidi.

I due ristoratori hanno presentato e fatto assaggiare alla platea i rispettivi prodotti, scambiandosi parole di reciproco rispetto e stima. “Vieni giù a Napoli che ti faccio andare in televisione! dice scherzando, ma forse neanche troppo, Luciano a Zoki.

Nemanja Babic

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