Si è tenuta una tavola rotonda sulle certificazioni delle competenze, organizzata dalle consigliere di Parità effettiva e supplente Loredana Tuzii e Alessandra Sozio.
La tavola si è svolta presso l’Agenzia di formazione Colline Astigiane e ha coinvolto sindacati, enti bilaterali, Agenzie formative, SAL (servizi al lavoro ), enti datoriali.
Teresa Valentino, responsabile della Regione Piemonte, ha ampiamente relazionato sulla normativa ed ha esposto i tanti punti di forza di un percorso di individuazione delle esperienze lavorative non formali che può portare al rilascio di un attestato pubblico valido nel mondo del lavoro e della formazione professionale anche in tutta l’Italia .
Tutte le persone che intendono formalizzare e certificare le competenze acquisite non solo in esito a percorsi di formazione ma anche attraverso l’esperienza lavorativa , esperienze maturale anche nel tempo libero possono accedere ai servizi IVC (identificazione, validazione e certificazione delle competenze) si articola in tre fasi: individuazione delle competenze da accertare mediante la raccolta delle evidenze (prove quali fotografie, video, manufatti e certificati); validazione delle evidenze analizzate da un esperto del settore e accertate tramite colloquio tecnico o prove pratiche; certificazione in relazione agli standard professionali . esiste un repertorio regionale delle qualifiche riconosciute, Al termine della fase di validazione si può ricevere l’attestato di validazione delle competenze che potrà essere allegato al proprio curriculum vitae per testimoniare la professionalità o per ottenere crediti riconoscibili in un percorso di formazione professionale. Si può accedere alla fase di certificazione ed essere ammesso direttamente all’esame finale e ottenere un Certificato di Qualifica professionale.
Marina Porta dell’ agenzia Piemonte Lavoro, ha illustrato la tecnica e le competenze che sono alla base dell’approccio IVC . La dottoressa Sozio , direttrice delle’Agenzia Formativa Colline Astigiane, ha presentato le esperienze IVC già sperimentate nelle strutture che dirige, come altri enti presenti, interesse espresso anche dalle sigle sindacali maggiormente rappresentative che hanno patrocinato l’iniziativa. la Consigliera di Parità ha posto l’accento sulla necessità della formazione per implementare l’accesso al lavoro di tutti in particolare delle donna ; Asti fanalino di coda a livello regionale . L’Italia si posiziona al 79esimo posto su 146 Paesi, altro problema sollevato dalla Consigliera e’ infine legato al sistema pensionistico contributivo che, ancora una volta ,vede le donne fortemente penalizzate perché fanno spesso ricorso al part time oppure indotte quindi con stipendi più bassi . Il futuro riserva loro una pensione molto bassa ,conclude la Consigliera “ tutto ciò che può migliorare il benessere lavorativo e retributivo deve essere accolto con impulso deciso”.
Link utili per gli argomenti trattati : Repertorio regionale delle qualificazioni professionali
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