A Portacomaro per la prima volta nella storia c'è una donna candidata alla carica di sindaco.
Si chiama Vincenza Sorrentino, ma è conosciuta da tutti come "Viscè", il diminutivo del suo nome con cui firma i suoi bijoux e accessori moda che realizza per hobby con materiali di recupero, secondo i principi dell'economia circolare.
Chi è Vincenza Sorrentino
Diplomata geometra, dopo esperienze in campo immobiliare e della formazione, da molti anni lavora come tecnico progettista di fanali per auto in un'azienda del settore Automotive di Asti.Nata in Sicilia ( Marsala, 1969) e cresciuta a Torino, madre di due figlie di 23 e 18 anni, vive da diciotto anni a Portacomaro dove è stata da sempre attiva nel campo del volontariato (Comitato genitori, Pro loco, Vigna del Papa, realizzazione di migliaia di mascherine per la popolazione durante la pandemia, Casa dell'artista).
La lista
Si presenta alla guida di una lista denominata "Portacomaro&Migliandolo - Comunità viva" composta da otto candidati di cui quattro donne e quattro uomini e con una impostazione fortemente rivolta al sociale, alla necessità di far recuperare alla comunità la coesione e la vivacità perduta.Fanno parte della lista: Chiara Avellino (ex insegnante di lingue, per 30 anni nella Scuola Media di Portacomaro), Roberto Bianco (impiegato, grande appassionato di bicicletta), Piercarla Borio (Insegnante e amministratrice, musicista), Michela Bortignon (operaia, settore metalmeccanico), Massimo Cellino (Ricercatore, Ingegnere settore energetico), Corrado Gamba ( Informatico) Eclinzia Olivero (Imprenditrice, settore turistico-ricettivo), Giovanni Scribano (Imprenditore, artigiano carrozziere, appassionato di auto d'epoca).
"I tempi sono difficili per i Comuni, dicono i candidati, promotori e sostenitori, ma occorre ripartire a condividere aspettative e progetti facendo scaturire dal confronto iniziative valide per ottenere i necessari finanziamenti. Le opportunità per ottenere finanziamenti ci sono state e ci sono. Ma occorrono idee condivise e progetti elaborati e presentati nei modi e nei tempi adeguati. Il Sindaco non puo' essere la classica persona sola al comando, ma deve essere un direttore d'orchestra che sa amalgamare il gruppo e farlo crescere con nuovi collaboratori che diano senso di vitalità alla comunità".