Economia e lavoro - 12 maggio 2024, 12:27

Niente più prodotti nei supermercati e negozi astigiani della Centrale del latte di Alessandria e Asti: l'azienda è in crisi, "non sussisterebbero i presupposti per la continuità"

Sono una cinquantina i dipendenti; la crisi si sarebbe aggravata nel febbraio scorso quando nessuno dei soci ha aderito all'aumento di capitale

Centrale del latte (foto Ansa)

Centrale del latte (foto Ansa)

Tra gli scaffali di diversi supermercati astigiani da diverse settimane non si trovano i prodotti della Centrale del latte di Alessandria e Asti. Solo alcune confezioni di latte.

Purtroppo l'azienda è pesantemente in crisi e ha un debito superiore ai 2 milioni di euro  "Non sussisterebbero i presupposti per la continuità", come emerge da una nota del cda dell'azienda dopo "l'analisi della situazione vendite al 30 aprile 2024 e l'aggiornamento dell'esame delle manifestazioni di interesse ricevute". Nessun acquirente si è fatto avanti ed è stata chiusa la procedura della composizione negoziale della crisi.

L'azienda è nata nel 1953 e la crisi si sarebbe aggravata nel febbraio scorso quando nessuno dei soci ha aderito all'aumento di capitale.

Il cda ha quindi deliberato "l'interruzione dell'attività compatibilmente con gli impegni commerciali presi e con lo smaltimento delle scorte di prodotti a magazzino".

    Sono una cinquantina di dipendenti della Centrale del latte e la distribuzione avviene in tutto il Piemonte, ma anche nella provincia di Savona e a Viareggio. "La scelta della procedura intrapresa dal cda - conclude la nota della Centrale del latte di Alessandria e Asti - è stata quella che più ha tutelato la ricerca della salvaguardia dei posti di lavoro e la continuità aziendale. In attesa della definizione dello scenario puntuale, il cda introdurrà tutte le azioni necessarie nell'interesse di dipendenti e azienda".

Una tegola per i dipendenti soprattutto se si considera l'eccellenza del prodotto. La speranza è appesa un filo e rimarrebbero solo pochi giorni per trovare un nuovo acquirente.

Nei giorni scorsi si è tenuto un presidio davanti alla sede di Alessandria. I lavoratori hanno scelto di non fermare l'azienda ma restano in presidio e lanciano un appello agli imprenditori per salvare azienda e marchio.

Redazione

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