Al Direttore - 22 maggio 2024, 11:47

"Presidente Mattarella, lei non si è mai tirato indietro nel ricordare la giornata internazionale per la lotta alla omo-bi-lesbo-transfobia. Le chiedo di continuare la sua opera"

L'attivista Lgbtqi+ Patrizio Onori si rivolge al Presidente in occasione della visita astigiana: "In gioco c'è il rispetto pieno della nostra Carta Costituzionale"

Sergio Mattarella (Ph. Quirinale)

Sergio Mattarella (Ph. Quirinale)

In occasione della visita astigiana del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che si terrà domani, l'attivista Lgbtqi+, Patrizio Onori si rivolge al Presidente per sensibilizzare la sua già alta attenzione alle tematiche.

Questa la lettera.

Egregio Sig. Presidente della Repubblica,

sono estremamente felice della sua visita alla nostra città. Da astigiano, ma ancor di più da cittadino italiano, questa mia è per ringraziarla dal profondo del cuore per come in questi anni lei abbia svolto con profondo senso dello Stato il suo altissimo magistero. Pensare a lei come rappresentante del nostro Paese e custode della nostra preziosa Costituzione antifascista, mi rende particolarmente orgoglioso.

La sua visita ad Asti cade ad una settimana esatta dalla giornata internazionale per la lotta alla omo-bi-lesbo-transfobia che si tiene ogni anno il 17 maggio.

Lei signor Presidente non si è mai tirato indietro nel ricordare tale importante ricorrenza.

Da cittadino omosessuale e da attivista lgbtqi+ ho trovato importanti le parole usate nel Suo comunicato lo scorso 17 maggio. Un richiamo forte ai valori espressi dalla nostra bellissima Costituzione affinché un’eguaglianza sostanziale si realizzi pienamente anche nei confronti della nostra comunità. Parole nette e ferme nel richiamare tutte e tutti ad adoperarsi per lottare contro discriminazioni e violenze, fisiche e psicologiche, nei confronti delle persone Lgbtqi+.

Parole di alto valore morale e civile che, però, sembrano essere inascoltate da molti esponenti politici nazionali e locali, che, soprattutto durante le competizioni elettorali, ma non solo, proferiscono veri e propri discorsi d’odio.

Negli ultimi anni tutto ciò ha moltiplicato gli episodi di violenza ed ha reso difficile, a tratti impossibile, la vita di migliaia di persone Lgbtqi+. Le cronache giornalistiche e le statistiche ufficiali evidenziano un quadro molto preoccupante in tal senso.

Oggi  veniamo ancora definiti come anormali, come contro natura e, quando mostriamo il desiderio di crescere un figlio, come mercificatori di corpi. Tali ignobili definizioni provengono proprio da coloro che, rappresentando le istituzioni democratiche della nostra Repubblica, dovrebbero proteggerci rendendo esigibili i valori espressi dalla Costituzione Italiana.

Per questo motivo Le chiedo, al di là delle ricorrenze seppur estremamente importanti, di continuare la Sua instancabile ed altissima opera di sensibilizzazione verso le istituzioni e la politica tutta, anche quella locale, affinché il clima da “caccia alle streghe” nei confronti delle persone lgbtqi+, delle loro famiglie e dei loro figli, cessi e lasci il posto alla piena tutela della dignità e dei diritti delle cittadine e dei cittadini che fanno parte della comunità arcobaleno. In gioco non ci sono sole le vite, gli affetti, gli amori di migliaia di cittadini italiani, in gioco ci sono una serena convivenza civile ed il rispetto pieno della nostra Carta Costituzionale.

Con rispetto.

Patrizio Onori

Al direttore

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