Sarà inaugurata giovedì 6 giugno alle 17, alla Fondazione Eugenio Guglielminetti ad Asti (Palazzo Alfieri, corso Alfieri 375), la mostra "Ritmi geometrici e astratti", una selezione di quaranta opere pittoriche e sculture presenti nelle Collezioni di Arte contemporanea della Fondazione.
Due le sezioni
L'esposizione si articola in due sezioni: la collezione storica e la raccolta contemporanea, arricchita da recenti donazioni di artisti e collezionisti. Nella sezione storica compaiono dipinti e opere polimateriche realizzati nel secondo dopoguerra da maestri sensibili alle avanguardie europee, con ricerche sul segno, la materia e il colore, tra astrattismo e informale.L'allestimento è introdotto da alcune opere degli anni '40, tra cui la struttura geometrica "Senza titolo" di Mattia Moreni e le testimonianze del maestro Eugenio Guglielminetti, come la scultura "Il pellicano" e i dipinti "Moebus I", "Incastro" e "Tondo".
Dalle potenti espressioni del segno, l'indagine prosegue sulle tendenze visive dell'espressionismo lirico e dell'astrattismo geometrico, nate dalle stagioni futuriste, costruttiviste e simboliste del primo Novecento. Le innovazioni degli anni '50 sono documentate da opere come "Marina spaziale" di Virgilio Guidi e le frantumazioni plastiche dello scultore Sandro Cherchi.
Negli anni '60 si consolida l'area di ricerca torinese, con le testimonianze di Giacomo Soffiantino, Sergio Saroni, Mario Bionda e Adriano Tuninetto. Alle sperimentazioni materiche di Gigi Quaglia, Giovanni Viarengo e Annibale Bianchi si accostano le "Strutture plastiche" di Vincenzo Sanfilippo, "I segni" di Davide Mondin e la sintesi cromatica di Gastone Cecconello.
Tra le recenti acquisizioni, si annoverano le atmosfere di Lucio Bulgarelli e Rosanna Forino, il dittico pittorico "Vortici" e "Spigolature" dello scenografo Paolo Bernardi, le trame di Jon Koman e l'ermetico olio di Camillo Francia. Emergono inoltre l'immaginario allusivo di Valerio Miroglio e la singolare vicenda creativa di Silvio Ciuccetti.
La mostra presenta anche interessanti interventi concettuali di Flavio Piras, Andrea Bonetto, Claudio Troncone, Domenico Guglielminetti, accanto alle ricerche plastiche di Rolando Carbone e Fabrizio Santona.
Curata da Marida Faussone con allestimento di Giuseppe Orlandi, la mostra "Ritmi geometrici e astratti" sarà visitabile fino al 15 agosto 2024, tutti i giorni dalle 10 alle 19. Per informazioni: www.museidiasti.com.