"È ormai innegabile che tra le tante mancanze dell’attuale amministrazione Corso Alba rientri tra quelle che più lasciano interdetti", attaccano i consiglieri comunali della minoranza Vittoria Briccarello, Mauro Bosia, Mario Malandrone e Gianfranco Miroglio.
L'abbandono di corso Alba
"Un’area abitativa residenziale, anello di congiunzione tra campagna e città, con una scuola elementare frequentata, campi sportivi, alimentari e orti privati, è ormai da mesi solo più il malinconico ricordo di ciò che era - proseguono, accusando la giunta del sindaco Maurizio Rasero - Tralasciando per un attimo la questione della viabilità, tanto dibattuta quanto nevralgica nell’abitabilità della zona, l’attenzione andrebbe anche posta su quegli interventi di cura che agli occhi di noi cittadini risulterebbero banali ma invisibili a quelli dell’amministrazione. Esempio lampante è il marciapiede del ponte sul lungo Borbore, ovvero l’unico collegamento pedonale a unire l’area di Corso Venezia (sottopasso di Corso Gramsci, sottopasso della Saclà) con Corso Alba".
"Marciapiede impraticabile"
"Nonostante le ripetute segnalazioni di promemoria alla cura del verde pubblico, al decoro cittadino, alla sicurezza e all’accessibilità delle aree pedonali, il marciapiede risulta impraticabile", proseguono Briccarello, Bosia, Malandrone e Miroglio. "Memori delle dichiarazioni avvenute a mezzo stampa non tanto tempo fa di rimprovero alla ditta appaltatrice designata alla cura del verde, ci chiediamo: è davvero così difficile fare quello che si è sempre fatto ovvero potare i rampicanti e l’erba lungo l’attraversamento?", si domandano.
"I cittadini pagano le tasse per i servizi"
"Ricordiamo inoltre che la mancanza di manutenzione altro non fa che devastare opere pubbliche per cui pagheranno lo scotto amministratori, si spera più responsabili, che arriveranno in futuro - concludono i consiglieri di minoranza - Dove altri vedono la polemica noi vediamo una semplice cosa, cioè l’invito legittimo e più che praticabile nel trattare gli spazi cittadini per ciò che sono veramente: un bene pubblico per la cui cura tutti i cittadini pagano le tasse".