Gli appuntamenti verso Asti Pride, che colorerà di arcobaleno la città, sabato 6 luglio, continuano e dalle 19 al Fuoriluogo di Asti stasera un appuntamento con la cultura e la presentazione del libro di Saif Ur Rehman Raja a parlare di 𝐇𝐢𝐣𝐫𝐚 il suo romanzo di esordio edito da Fandango.
Il libro
Per Saif c’è un prima e un dopo, il prima è l’infanzia a Rawalpindi, insieme ad Amma Shakeela, sua mamma, i due fratelli minori e la grande famiglia del nonno materno, tutti dentro la stessa casa con il cortile scoperto da cui entra la pioggia e si vede il cielo, con la ritualità delle spezie e il cibo in comune, come anche i problemi; un dopo solitario a undici anni, quando Amma raggiunge Abba Shabbir, suo padre, in Italia, con i figli minori.
Il dopo sono i due anni di attesa prima di raggiungerli, esposto ai pericoli per il suo essere non conforme, perché Saif ama ballare, ama cucinare, ama pettinare i capelli delle cugine, tutte attività per “femmine”.
Ma il dopo è anche l’Italia, il ricongiungimento con i genitori a Belluno, accerchiato dalle montagne, lontano dagli odori conosciuti e dagli amici, sommerso dalla neve e dal pregiudizio che per la sua pelle e la sua cultura tutti gli cuciono addosso. Quando torna in Pakistan, lo accolgono come il nipote italiano, che non può rappresentare le tradizioni familiari. Entrambi i paesi prendono le distanze da lui poiché non è “puro”. Troppo pakistano per gli italiani, troppo italiano per i pakistani, un apolide involontario, senza un paese che lo accolga e senza una famiglia che lo riconosca, perché Saif è omosessuale, o come dice il padre, un hijra, un mezzo uomo da virilizzare a forza di botte.
Come si conquista il diritto a definirsi in autonomia quando tutto ciò che ti riguarda sono etichette di altri? Come si disegna l’identità all’interno di un universo oppositivo? Un ragazzo in bilico tra due culture, ostaggio di un doppio pregiudizio, determinato a decidere da sé sui propri desideri, sulla propria identità e sulla propria appartenenza.
L'autore
Saif ur Rehman Raja è nato nel 1994 a Rawalpindi (Pakistan), si è trasferito a Belluno a undici anni, vive a Bologna da quando ne ha venti. Si è laureato in Scienze pedagogiche, con una tesi dal titolo Tradimento e gelosia nelle monogamie e non monogamie che ha vinto il Premio UAAR. In passato ha collaborato con l’Università di Bologna in progetti di ricerca sulle famiglie pakistane residenti in Italia, e attualmente è dottorando all’Università di Siena in Apprendimento e innovazione in contesti sociali e di lavoro. I suoi ambiti di ricerca riguardano principalmente la multiculturalità e la Critical Race Theory, con un focus sulle dinamiche di potere e sulle pratiche di razzializzazione come strumento della classe dominante (europea principalmente) per mantenere lo status quo della bianchezza. Segnalato, con questo romanzo, al Premio Calvino 2022, e finalista con un suo testo al Premio Calvino 2023 Racconti.
L'ingresso è libero.
Gli altri eventi
Venerdì 5 luglio si conclude la serie di eventi ufficiali Asti Pride, con "Live with Pride", Drag Queen show al Diavolo Rosso (Piazza San Martino).
Special guests della serata: Arcadia, Daphne Bohémien, Zighy Stardust e Khendrah.
Biglietto: 10 euro.
Sarà il Capitolo di Asti a ospitare la festa finale con Jungla Urbana per l'official After Pride Party. Dalle 20 alle 2, street food anche vegan e dj set con Lory the Dolphin/ Giorgio IV/ Max Fresh/ Gue.
Ingresso libero.