Le voci che danno il direttore dell'Asl At, Francesco Arena verso un prossimo pensionamento, preoccupano la sanità astigiana che, prima con la nota del Nursind e poi con quella del Partito Democratico, esprimono alcune perplessità.
Anche i consiglieri di Uniti si può e candidati per Avs alle scorse regionali, Vittoria Briccarello e Mauro Bosia si dichiarano preoccupati, anche per le problematiche in cui versa la sanità stessa e il dottor Francesco Arena, insediatosi appena un anno fa, sta per andarsene.
In sei anni quattro direttori
I consiglieri ricordano che da giugno 2018 a giugno 2024 ad Asti si sono succeduti ben quattro direttori generali con le rispettive direzioni amministrative e sanitarie e ogni direttore in media ha operato per poco più di un anno.
" In ogni nuovo avvicendamento - scrivono Bosia e Briccarello - il nuovo direttore ha iniziato tutto da capo: conoscere strutture e operatori, conoscere Sindaci e Amministratori, conoscere le problematiche del territori… e avanti con un elenco infinito di problematiche in un ambito, la sanità, difficile complesso, diverso da territorio a territorio.
I consiglieri, ricordando il clima avvelenato dalle vicende giudiziarie del predecessore, Flavio Boraso, riconoscono ad Arena il merito di aver ripristinato un buon clima lavorativo.
Asti unica provincia piemontese con un solo ospedale
"Con Arena era iniziato un dialogo che, al di là dei problemi generali e nazionali, quali la problematica delle liste d’attesa, sembrava poter dare buoni frutti quanto meno sul piano del reciproco ascolto".
Asti è l’unica provincia del Piemonte con un solo ospedale verso il quale afferiscono circa 180 mila abitanti, ma il Cardinal Massaia è anche l’Ospedale del Piemonte che offre un numero di posti letto inferiore alla media del numero di posti letto della Regione.
"È pertanto fondamentale che il nuovo Presidio della Valle Belbo, non solo venga concluso in fretta, ma offra servizi e prestazioni in grado di alleggerire il Cardinal Massaia di Asti oggi stremato in alcune situazioni, quali ad esempio il Pronto Soccorso", ricordano Bosia e Briccarello che chiedono un piano preciso di interventi sul territorio volti a garantire una distribuzione di prestazioni e servizi sempre capaci di ridurre il peso sull’ospedale Cardinal Massaia".
"Progetti non rinviabili"
" È del tutto evidente che, senza organici, ogni progetto e mappatura degli interventi nell’ambito della Asl risulta essere un abbaiare alla luna, ciò non di meno le problematiche gravi che sopporta questa provincia vanno evidenziati: l’Hospice per malati oncologici e anche terminali con i 12 posti letto previsti dalla Regione, non può essere rinviato, l’invecchiamento della popolazione deve essere affrontato con la revisione ed il potenziamento di tutti i Piani regionali delle cronicità, deve essere previsto un piano sinergico con le RSA affinché non si continui ad assistere a ricoveri impropri di anziani provenienti dalle strutture".
Che sia urgente un piano per le liste d'attesa è innegabile.
" Per tutte queste ragioni urgentissime e gravi - concludono i consiglieri - auspichiamo che per Asti la scelta di un direttore generale sia non solo veloce ma cada su un soggetto con ampie competenze ed esperienze di territorio. Noi vigileremo'.