Eventi - 17 luglio 2024, 10:38

Il "Principe" e la canzone d'autore incantano piazza Alfieri: emozioni e magia indimenticabili con la voce di Francesco De Gregori [FOTO E VIDEO]

Particolarmente loquace, "mi hanno detto che devo spiegare le canzoni", ha intrattenuto gli oltre 4mila partecipanti per quasi due ore. Stasera Villabanks

Ricca galleria fotografica MerfePhoto

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Mancava da 23 anni da Asti e, il paragone con il vino buono di queste terre, gli si attaglia perfettamente. Invecchia bene Francesco De Gregori che, a 73 anni, ieri sera ad Asti Musica ha dato vita ad una performance artistica di altissimo livello con una voce che accarezza l'anima e non ha perso smalto.

Il suo tour "De Gregori dal vivo" è arrivato ad Asti (unica data piemontese), attirando più di 4000 spettatori che hanno dovuto affrontare lunghe code dai Portici Anfossi; code che arrivavano fin da piazza Medici, mentre l'entrata opposta non ha riscontrato criticità.

Qualcuno è arrivato in piazza a concerto iniziato, perché poco dopo l'esibizione della brava Angela Baraldi, alle 21.40 il cantautore romano era già live con la sua corista Francesca La Colla.

Il concerto, durato poco meno di due ore, ha offerto un viaggio intenso attraverso il ricco repertorio dell'artista, mescolando grandi classici e brani meno noti ma ugualmente apprezzati dal pubblico con l'accompagnamento di  una band di eccellenti musicisti: Primiano Di Biase all'Hammond, Carlo Gaudiello alle tastiere, Paolo Giovenchi alle chitarre, Guido Guglielminetti al basso e contrabbasso, appunto Francesca La Colla ai cori, Simone Talone alle percussioni e Alessandro Valle alla pedal steel guitar e al mandolino.

Parla, saluta e sorride, lasciando un po' da parte la sua nota ritrosia; cappellino rosso, maglietta e pantaloni, immancabili occhiali chiosa: "Mi dicono che devo spiegare le mie canzoni, in effetti a volte non le capisco neppure io" e la parola passa alla musica e lascia estasiati i tanti ammiratori di ogni età: da "Pianobar" a "Compagni di viaggio" a "Festival" dedicata a Luigi Tenco: "Festival ce n'è uno solo, siamo nati nello stesso anno ma siamo stati divisi alla nascita", scherza

E poi "Gambadilegno a Parigi" del 2005 "Se non l'avessi scritta io non ci capirei niente" e "L'uccisione di Babbo Natale" che dimostrano la profondità di un cantautore intramontabile.

Tra i brani proposti, non sono mancate pietre miliari come "Rimmel", "La donna cannone" e "Buonanotte fiorellino", che hanno fatto cantare all'unisono la folla. Ma il cantautore ha anche sorpreso i presenti con scelte diverse. Momento particolarmente toccante è stato il momento di "San Lorenzo", che ricorda il bombardamento del quartiere romano avvenuto il 19 luglio 1943, ma anche "La leva calcistica della classe '68", la "Donna Cannone", "Rimmel" "Un guanto"  tratta dai disegni di Max Klinger, e la sua traduzione di "I shall be released" di Bob Dylan, "Come il giorno", excursus su "Mannaggia alla musica". L'armonica su "Generale" commuove e riempie il cuore, orfano di alcuni grandissimi successi che De Gregori non ha proposto neppure nel bis che ha visto tutta la folla radunarsi sotto il palco per un abbraccio corale.

Angela Baraldi è poi tornata sul palco per duettare con lo storico amico "Anidride solforosa" di Lucio Dalla.

Un concerto che rimarrà nella memoria storica di Asti Musica e degli astigiani. Soddisfatto tra il pubblico con una buona parte della giunta anche l'assessore alla Cultura Paride Candelaresi: "Il Principe ha cantato pezzi immortali e gemme nascoste. Il pubblico è stato attentissimo e coinvolto, a dimostrazione che la grande musica vince sempre".

Betty Martinelli

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