Oggi suggerisco un itinerario nel Nord Astigiano che passa da tre aziende agricole e tre affascinanti borghi: Capriglio, Montafia e Buttigliera d’Asti
Partenza allora da Capriglio, piccolo borgo immerso in un verde rigoglioso che più rigoglioso non si può. Posto caratterizzato da affioramenti fossiliferi pliocenici e dall'aura di Don Bosco. Qui infatti ebbe natali Margherita Occhiena, madre di San Giovanni Bosco, e una interessante casa-museo ne celebra le origini. Il paese si sviluppa a chiocciola su un collinare, tipico di un antico borgo castellano di sommità. Attorno, colline e boschi.
Qui, e solo qui, si producono piccoli peperoni carnosi e gustosissimi. Qui si conserva un peperone dalle origini antiche, selezionato e coltivato da oltre due secoli e tramandato di generazione in generazione dagli agricoltori locali. Frutto di dimensioni medio piccole, con tre sole costole e dalla forma cuoriforme, sapore delicatamente dolce e spessore consistente e carnoso: il Peperone di Capriglio, Presidio Slow Food e Prodotto Agroalimentare Tradizionale. I suoi produttori sono giusto quattro aziende agricole e un pugno di appassionati orticoltori. Tra le aziende, tutte a dimensione umana e famigliare, ne suggerisco due, le sole due elencate da Slow Food: Cascina Piola a Capriglio e Azienda Agricola Massarone a Montafia.
Sì, peperoni di Capriglio anche a Montafia che rientra, solo per una parte del territorio comunale, nell’areale produttivo. Altro borgo spettacolo dove scoprire un tesoro distintivo, composto da una trentina di piloni votivi edificati a cavaliere tra fine Ottocento e inizio Novecento. In gran parte ex voto, nati per ringraziare di piccoli, grandi avvenimenti. Poi le due affascinanti chiese romaniche di San Giorgio e di San Martino. In particolare San Giorgio, in frazione Bagnasco, del XII secolo, assai imponente se confrontata con diverse delle altre pievi romaniche sparse per il Nord Astigiano. Al suo interno interessanti affreschi quattrocenteschi.
Decideste di andare a caccia di peperoni domenica prossima, 25 agosto, non sbagliate di sicuro nella concomitanza in zona della Fiera dell'aglio e del tacchino e della gallina bionda di Crivelle. Tradizionale fiera di Buttigliera d’Asti, villa nova del 1269, edificata dal libero comune di Asti a protezione della via per Torino e i mercati francesi. Un paese a dimensione umana, pieno di bella gente, sereno e stupendamente tranquillo. Il suo simbolo è il campanile tardo barocco della parrocchiale, il più alto dell'Astigiano, ben 63 metri. Altro borgo da girare nel suo piacevole centro storico dove perdersi tra strade e piazze ad annusare, ascoltare e guardare la chiesa di San Bernardino, patrono del paese e la chiesa di San Biagio, del XV secolo, quella del campanile da record.
Alla Fiera, da anni, premiano le trecce d’aglio più belle, più tradizionali, più lunghe, con l’intreccio più originale...e gli amici dell’Azienda Agricola Biologica I Soffioni di Buttigliera d’Asti, se ne tornano a casa sempre con qualche premio. Azienda agricola che, come il soffione a liberare i suoi semi nel vento, cerca da sempre di sensibilizzare e insegnare a bambini e adulti l’importanza della biodiversità. Assolutamente da conoscere non certo solo per il loro aglio.