Le province italiane con il più alto tasso di criminalità? Milano, Roma e Firenze, ovvero i tre capoluoghi (e relativi territori provinciali) ‘sul podio’ dell’annuale classifica redatta dal quotidiano economico ‘Il Sole 24 Ore’ che documenta, in rapporto alla popolazione residente, i delitti commessi e denunciati nell’anno precedente, pertanto con dati che fanno riferimento al 2023.
Prima di procedere ad una più dettagliata lettura dei dati, anche con riferimento alla nostra provincia, è pertanto doveroso sottolineare due aspetti:
- con l’eccezione dei reati perseguibili d’ufficio, tutte le restanti graduatorie fanno riferimento alle denunce presentante, pertanto è plausibile ritenere vi sia un ‘sommerso’ che potrebbe falsare i risultati finali
- I numeri riportati sono rapportati alla popolazione residente, pertanto anche un numero esiguo relativo uno specifico reato può portare, se riferito a una provincia non molto popolosa, a una posizione in classifica molto più alta rispetto a quelli, numericamente molto superiori, avvenuti in una metropoli.
Fatte queste doverose premesse, guardiamo alla nostra realtà locale, che vede l’Astigiano occupare il 65esimo posto (su 106 provincie prese in esame) nella classifica generale, ottenuta valutando complessivamente le molte sottosezioni che compongono la dettagliata analisi.
La nostra provincia (fortunatamente) non svetta in nessuna di esse, ma ciò non toglie che vi siamo comunque aspetti degni di nota. Quali ad esempio l’elevato numero di danneggiamenti (sono stati ben 1.207 i casi denunciati) che ci pone al decimo posto nazionale in quello specifico ambito.
Elevato, soprattutto in rapporto alla popolazione più che all’effettivo numero totale di denunce, anche il dato relativo i delitti informatici (160 casi denunciati) che ci vede occupare l’undicesima posizione. Parallelamente, sono state molteplici (ben 948) anche le segnalazioni per truffe e frodi informatiche, anche se occupiamo il 65esimo posto nella specifica graduatoria.
Allo stesso modo vanno ‘letti’ in rapporto alla popolazione anche i valori inerenti l’usura e lo sfruttamento della prostituzione, che ci vedono rispettivamente 12esimi e 19esimi ma con un solo caso di usura e 6 di sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile.
Più preoccupanti, al netto della 44esima posizione in classifica generale, le ben 40 denunce per estorsioni e soprattutto il dato relativo i furti: 2.128 casi segnalati che comunque, trattandosi di reato molto comune e diffuso, non ci collocano oltre la 66esima posizione.
Da rimarcare altresì come, al netto delle rispettive posizioni in classifica non particolarmente allarmanti, si palesi la problematica della violenza nelle sue varie forme. Dalle minacce (219 casi denunciati, 65° piazza) alle percosse (48 denunce, 78°), passando per le lesioni dolose (196 casi, 72°)
Identiche considerazioni – ovvero che la ‘bassa’ posizione in classifica attesta l’enorme diffusione di questi reati in tutta Italia, ma non rassicura in alcun modo – valgono anche riguardo le denunce di violenze sessuali, che nel 2023 sono state 11, pari a 5,3 ogni 100.000 abitanti.
Indubbiamente molte meno rispetto al trittico composto da Trieste (24 denunce/100.000 abitanti), Bologna (21,8 denunce/100.000 abitanti) e Milano (18,7 denunce/100.000 abitanti), ma in ogni caso valore estremamente allarmante.
La classifica completa, con possibilità di effettuare raffronti, è disponibile a questa pagina.