Le imprese artigiane hanno un peso fondamentale sull’economia nazionale e regionale, soprattutto in Piemonte, in cui le oltre 113 mila aziende costituiscono il 27,1% delle imprese totali della regione.
Il dato è interessante, poiché la presenza artigiana risulta tradizionalmente più forte in Piemonte rispetto alla media delle altre regioni italiane: a livello nazionale, infatti, l’artigianato raccoglie solo il 21,3% delle realtà imprenditoriali.
Le recenti analisi dei dati del Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi, però, mostrano una contrazione in termini di nati-mortalità per l’anno 2024.
Infatti, sebbene le aziende nate nell’ultimo anno siano 7575, il numero è calato di 388 rispetto al 2023 e sono 8153 le realtà che hanno cessato la propria attività, 171 in più rispetto all’anno precedente.
Questo andamento mostra un dislivello tra il tasso di natalità, pari al 6,6%, e quello di mortalità, pari al 7,1%, traducendosi in un tasso di crescita negativo, pari a -0,5%.
“Diversi fattori possono aver contribuito a questa contrazione, tra cui la difficoltà di accesso al credito per le piccole imprese, la burocrazia complessa e la carenza di competenze specializzate - dichiara il presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia - Nonostante le difficoltà, l'artigianato rimane un settore cruciale per l'economia piemontese, concorrendo all'occupazione e all'innovazione. Per questo motivo occorre, come sistema Piemonte, sostenere il settore con politiche mirate e lungimiranti”.
Il 79,6% delle realtà artigiane con sede in Piemonte è una ditta individuale, il 13,2% una società di persone, il 7% una società di capitale e soltanto quest’ultima risulta avere un indice positivo di crescita, pari al 2,6%.
Rallenta la propria corsa anche il settore edile, che rappresenta il 42,7% delle realtà artigiane e registra un calo dello 0,2%.
Esclusivamente l’agricoltura, settore che assorbe però solo lo 0,7% delle realtà artigiane locali, chiude l’anno con un risultato significativamente positivo, realizzando una crescita del 2,9%.
Analizzando, infine, la dinamica mostrata nel corso del 2024 dalle diverse realtà provinciali, si segnala un dato positivo per la base imprenditoriale artigiana di Asti (+0,2%) e Cuneo (+0,2%), mentre registrano flessioni tutti gli altri territori.